Per A2A calo dell'utile netto: -39,3%
Il dividendo sarà di 0,097 euro

La maxiutility A2A - della quale fa parte anche la bergamasca Bas - ha chiuso il 2008 con ricavi pari a oltre 6 miliardi di euro, in crescita del 17,8%, un mol di 1.068 milioni (+5,4%) e un utile netto consolidato di 316 milioni, in calo del 39,3 % rispetto ai 521 milioni del 2007: un risultato dovuto in gran parte agli effetti fiscali legati all'introduzione della cosiddetta Robin Tax.

Il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di dividendi per complessivi 304 milioni, pari a 0,097 euro per azione.

A fine 2008 il gruppo A2A registra un capitale investito netto consolidato di 8.206 milioni, alla cui copertura contribuiva un patrimonio netto per 4.722 milioni e l'indebitamento finanziario netto per 3.484 milioni.

La capogruppo ha chiuso l'esercizio con un utile netto di 172 milioni (86 milioni nel 2007) e il Cda di A2a ha deciso di proporre quindi una cedola analoga a quella dello scorso anno (in pagamento dal 25 giugno).

Per il 2009 il gruppo stima che i risultati risentiranno del peggioramento congiunturale dello scenario macroeconomico, della perdita degli incentivi Cip6 e del venir meno degli effetti positivi della perequazione specifica aziendale.

Gli effetti, spiega A2A in un comunicato, potranno essere almeno parzialmente compensati dal consolidamento degli asset provenienti da E.On (ex Endesa Italia), dalla piena operatività della nuova centrale di Gissi e dal probabile incremento delle produzioni idroelettriche delle centrali in Valtellina.

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