Uil: un nuovo patto per Bergamo
per occupazione e territorio

“Un nuovo Patto per Bergamo che, partendo dal modello del lavoro di approfondimento commissionato da tutte le parti sociali sulla Val Seriana e i cui risultati verranno resi noti nelle prossime settimane, permetta di elaborare proposte qualitative ed individuare, insieme agli interlocutori istituzionali, le priorità che possano salvaguardare i livelli occupazionali e la vocazione manifatturiera del territorio”.

A chiederlo è stato il segretario generale della Uil di Bergamo, Marco Cicerone, presentando, nella sede del sindacato di via San Bernardino, il convegno “Dall’Antagonismo al Protagonismo… alla Responsabilità” in programma per venerdì 27 marzo prossimo, con inizio alle 9, presso la Sala Mosaico della ex Borsa Merci di via Petrarca 10, in città. All’incontro è attesa pure la partecipazione del segretario nazionale della Uil, Luigi Angeletti.

“Sarà un’occasione importante – ha osservato Cicerone – per riflettere sul modello di sindacato più idoneo ad affrontare questa fase di crisi. E’ chiaro che, in qualsiasi Paese democratico, l’azione sindacale non può non confluire, pur se in forme e misure diverse, nel conflitto. Ma ciò che ci preoccupa, in questo momento di crisi, è osservare frange del movimento che fanno proprio del conflitto la loro stessa ragion d’essere. A nostro giudizio, invece, è necessario oggi più che mai graduare l’azione di tutela dei lavoratori con i tempi che stiamo vivendo e quindi saper coniugare il tempo della conflittualità con quello degli accordi”.

Riguardo, poi, al contesto bergamasco, il segretario generale della Uil ha rimarcato che “anche da noi bisogna applicare il concetto di responsabilità, selezionando le emergenze ed individuando le strade più idonee da percorrere. Bergamo – ha aggiunto – vive una situazione di disagio, fortunatamente non ancora di bisogno. E noi dobbiamo fare di tutto per evitare questa deriva”.

I motivi di preoccupazione, però, a giudizio di Cicerone, non mancano: “Basta pensare all’orientamento del Governo che, con la direttiva del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha di fatto invitato le Direzioni provinciali del lavoro ad allentare i controlli contro il lavoro nero. In realtà questo fenomeno, soprattutto nella fase attuale, va contrastato in maniera forte, per evitare che il mercato si sbilanci a favore di chi opera fuori dalla legalità”.

Infine, Cicerone ha indirizzato un appello anche al mondo dell’impresa: “Bisogna puntare sulla contrattazione di secondo livello, favorire il ricorso ai contratti di solidarietà, rafforzare la bilateralità, impedire, insomma, che i lavoratori vengano estromessi dalle aziende perché, quando la ripresa arriverà, le loro capacità saranno indispensabili. Le aziende anzi – ha concluso – sappiano utilizzare questa fase di calo per riqualificare il loro personale”.

Ai lavori di venerdì interverranno il segretario generale della Uil Milano e Lombardia, Walter Galbusera, il segretario generale della Feneal Uil, Giuseppe Moretti, il segretario generale della Uilm Uil, Tonino Ragazzi, il presidente di Confindustria Bergamo, Alberto Barcella, il presidente di Impresa & Territorio Bergamo, Sergio Bonetti, e Michele Tiraboschi, direttore di Adapt-Centro studi internazionali e comparati “Marco Biagi” dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

L’introduzione sarà affidata al segretario generale della Uil di Bergamo, Marco Cicerone.

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