A «Vinitaly» dieci aziende vitivinicole bergamasche

Sono dieci le aziende vitivinicole bergamasche che parteciperanno alla 38ª edizione del Vinitaly che si terrà alla Fiera di Verona dal 1° al 5 aprile. Un numero inferiore rispetto alle passate edizioni, dovuto a motivi diversi: innanzitutto gli elevati costi per essere presenti con un proprio stand al Salone veronese del vino - una delle più grandi rassegne a livello mondiale - ma per qualcuno anche le scelte della Regione sulla collocazione dell’area dei vini della Lombardia, che, diversamente dagli anni passati, sarà allestito al secondo piano della palazzina centrale della Fiera e non nei tradizionali padiglioni posti nell’area fieristica interna.

«È stata una scelta della Regione - dicono il presidente del Consorzio tutela Valcalepio, Nino Grumelli Pedrocca, il vice Emanuele Medolago Albani e il direttore Sergio Cantoni - nuova rispetto al passato ma accompagnata da una serie di servizi aggiuntivi che in passato non avevamo». «Sarà anche presentata - aggiunge Grumelli Pedrocca - la strada dei vini della Valcalepio collegata a percorsi di arte e cultura». «Offriremo - spiega Medolago Albani - un’immagine accattivante della Valcalepio e di tutta la provincia di Bergamo, dato che il binomio vino-turismo è oggi vincente».

L’area riservata ai vini bergamaschi nell’ambito del padiglione lombardo sarà simile a quella dell’anno scorso (circa 300 metri quadrati) ma gli spazi saranno più ampi, essendoci meno espositori. Partecipano con un tavolo per le degustazioni Pecis, Il Cipresso e la Rovere di Torre de’ Roveri. Ovviamente non mancano il Consorzio tutela Valcalepio e il Consorzio tutela Moscato di Scanzo. Con un suo stand nel padiglione 5 sarà presente Monzio Compagnoni che produce Valcalepio e Franciacorta; la Cantina dei feudi di Palazzago (ma non produce vino locale) avrà uno stand nel padiglione 3. Va segnalata anche la presenza al Vinitaly del Seminario permanente Luigi Veronelli.

(26/03/2004)

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