Accordo al Copertificio Zambaiti

Nessun licenziamento, ricorso a un anno di cassa straordinaria per 40 lavoratori Previsti percorsi di formazione, ricollocamento e accompagnamento alla pensione

Accordo fatto al Copertificio Zambaiti per gli esuberi evidenziati giusto dieci giorni fa. L’azienda, che fin dall’inizio si era detta disponibile a trovare soluzioni non traumatiche, ha accolto la richiesta dei sindacati, Femca-Cisl e Filtea-Cgil, di revocare la procedura di mobilità, che era stata aperta per 40 addetti su 99, e di percorrere in alternativa la strada della cassa integrazione straordinaria, che viene chiesta per un anno, con inizio previsto dal 30 agosto. L’azienda anticiperà il trattamento di cassa.

L’eccedenza di personale era emersa in relazione alla scelta della società, dettata da ragioni di competitività, di concentrarsi sulla fascia più alta del mercato, con lo sviluppo dei prodotti a maggior valore aggiunto e l’abbandono della bassa gamma, dove sarà mantenuta una quota di prodotti a più alto contenuto creativo.

La vertenza si è risolta in tempi brevi: dopo l’incontro di dieci giorni fa, mercoledì si sono svolte le assemblee in fabbrica a Cazzano S. Andrea e ieri la trattativa è proseguita, arrivando subito a un’intesa. La cassa viene chiesta per un massimo di 40 lavoratori, ma l’augurio è che l’utilizzo possa essere inferiore grazie agli strumenti concordati: ricollocamento in azienda, in altre imprese del gruppo o in realtà esterne, blocco del turn over, percorsi di formazione con la Provincia e accompagnamento alla pensione: otto lavoratori ne matureranno i requisiti.

«Siamo soddisfatti. Ora abbiamo la possibilità per un anno di pensare a come gestire la situazione», ha commentato Luca Cappanera della Filtea-Cgil. Le parti, fra l’altro, hanno già fissato un incontro di verifica per il 7 settembre. «Ora si tratta di gestire il percorso, con l’Agenzia regionale del lavoro e la Provincia», dice Severo Legrenzi della Femca-Cisl, che ribadisce la richiesta di un incontro con la proprietà.

«Mi riprometto alla chiusura definitiva di ogni dettaglio tecnico di presenziare per sottoscrivere insieme l’intero accordo», dice il consigliere delegato Gino Zambaiti che sottolinea la «dimostrazione di buona volontà data fin dall’inizio dalle due parti, con la disponibilità dell’azienda a evitare situazioni traumatiche e dei sindacati a condividere scelte industriali che si pongono come indispensabili».

(15/07/2005)

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