Agriturismo: un terzo delle 109
aziende è gestito da donne

Nel settore dell'agriturismo bergamasco aumenta il numero delle aziende e il mercato tiene. La conferma arriva dalla Provincia che, in occasione dell’inizio della primavera e del periodo pasquale, con l'apertura della stagione, ha steso un rapporto su questo settore che ha sempre cercato di sostenere.

Secondo i dati, si stimano in circa 400.000 le persone che annualmente si recano a mangiare in una delle 109 aziende agrituristiche che operano attualmente in provincia di Bergamo. La proposta agrituristica in provincia di Bergamo è completa per quanto riguarda i servizi: enogastronomico, ippoturistico, venatorio, ricreativo, didattico e sportivo.

Bergamo vanta, per esempio, ben 14 aziende agrituristiche con ippoturismo, 23 sono le aziende che si occupano di progetti educativi quali le Fattorie Didattiche, ed un agriturismo è a indirizzo venatorio

Le azinede di montagna sono 58, 30 in pianura, 21 in collina: offono solo ristorazione o ristorazione con alloggio.

QUI TUTTE LE TABELLE

«Due sono le note positive che caratterizzano questo inizio di stagione per il comparto agrituristico bergamasco – dichiara l’assessore provinciale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Luigi Pisoni –: il primo è che, nonostante il periodo sfavorevole dettato dalla gravosa crisi economica che stiamo attraversando, il mercato dell’agriturismo sembra aver tenuto, visto il grande volume di lavoro che hanno registrato le aziende durante tutto il periodo pasquale; il secondo riguarda il fatto che il comparto agrituristico nella nostra provincia ha raggiunto per la prima volta quota 109 aziende attive. Tutti questi elementi, molto distintivi e diversificati su tutto il territorio, sono estremamente importanti per un sviluppo del comparto che nella nostra provincia ha conosciuto, negli scorsi anni, una vera e propria crescita esponenziale. Attualmente ci si sta stabilizzando con un trend costante sempre in crescita mirando a una specializzazione dell’attività agrituristica con standard qualitativi molto elevati».

In 9 anni è quasi raddoppiata la presenza di imprenditrici nel settore agrituristico, che a marzo 2009 rappresentava il 31% del comparto. L’attività agrituristica costituisce e si conferma il perno dell’agricoltura multifunzionale, vale a dire quel tipo di agricoltura che non si limita alla produzione di materie prime, ma che si occupa anche della trasformazione dei prodotti e di intraprendere diverse attività con gli utenti che grazie a queste vacanze nel verde si dimostrano sempre più soddisfatti e partecipi delle differenti possibilità offerte dalle aziende sparse sul nostro territorio nelle sue molteplici realtà morfologiche.

«Un grande plauso – conclude Luigi Pisoni – va alla grande professionalità e alla tenacia espressa dai nostri imprenditori agricoli, che con il loro atteggiamento e la loro dedizione permettono un approccio più semplice e diretto dell’utente finale verso le diverse realtà rurali espresse dal territorio, nonché la possibilità di riscoprire i prodotti tipici, le tradizioni e la cultura locale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA