Aperto alla Grumellina l’«hotel delle cose»

Primi affitti nel punto di «self storage» della Grumellina Nella struttura della Maxicubo sono disponibili 340 box

È arrivata l’ora del debutto anche in provincia di Bergamo del «self storage». L’affitto sia ad aziende sia a privati cittadini di box personali temporanei per il deposito di merci è una pratica nata negli Stati Uniti che si sta diffondendo anche in Europa.

La formula, che negli ultimi anni ha visto operatori in attività anche in diverse città italiane, è stata importata a Bergamo dalla «Maxicubo self storage Srl», società presieduta da Eugenio Cividini, guidata dall’amministratore delegato Riccardo Facchinetti e controllata per il 65% dal gruppo Cividini, per il 17,5% dalla famiglia di Riccardo Facchinetti e per il 17,5% dalla Investimenti piccole imprese (gruppo Bpu Banca), specializzata nell’attività di consulenza e investimento in imprese con fatturato fino a 15 milioni di euro.

Concluso nei giorni scorsi l’allestimento degli spazi nell’immobile di via Grumello, vicino all’ex sede della Coca Cola, l’azienda ha iniziato ora l’attività con l’affitto dei primi box. Con una disponibilità di 340 box di varie metrature, tra gli uno e i 50 metri cubi di volume, per una superficie complessiva di circa 2.000 metri quadrati, il «self storage» della Grumellina è aperto allo stoccaggio di qualsiasi tipo di articoli, con possibilità anche di climatizzazione, con due sole eccezioni: le merci deperibili (alimentari compresi) per motivi igienici, e quelle pericolose, per motivi di sicurezza.

In questo mini deposito in affitto, che, tanto per restare in tema di vacanze, è una sorta di «hotel delle cose», il cliente è l’unico possessore della chiave di accesso al suo spazio e può accedervi 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana.

(14/07/2004)

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