Beiersdorf, striscioni a Milano per protestare contro la chiusura

La protesta dei lavoratori della Beiersdorf-Nivea di Brembate approda a Milano, dove un gruppo dipendenti ha steso una serie di striscioni di in alcuni punti strategici, per richiamare l’attenzione di cittadini e turisti.

L’operazione è stata compiuta mercoledì e non era stata concordata con i sindacati: nelle scritte è stato espresso tutto il disagio dei circa 190 lavoratori che nei prossimi mesi perderanno il loro posto di lavoro dopo che la multinazionale tedesca ha annunciato di chiudere il sito produttivo di Brembate nonostante il polo industriale bergamasco sia uno tra i più redditizi ed efficienti.

Gli striscioni sono stati stesi un po’ ovunque: a partire da piazza Duomo (qui sotto),per passare da Piazza Affari (la successiva), davanti al Castello Sforzesco (sopra), nei pressi del Consolato di Germania (è citata più in basso), al Pirellone e alla Stazione di Lambrate (l’ultima in basso).

Intanto oggi le rappresentanze dei lavoratori hanno avuto un incontro con il console diGermania, Axel Hartmann (qui a lato). Abbiamo presentato le nostre rimostranze circa il comportamento tenuto da Beiersdorf - sottolineano i rappresentanti dei sindacati -: in particolare il non rispetto delle regole previste per le comunicazioni al Cae (Comitato aziendale europeo). Il console, riconoscendo il problema dei lavoratori bergamaschi, ha ricordato che poco può incidere su scelte industriali di soggetti privati.


Nuovo vertice tra rappresentanze dei lavoratori e direzione aziendale, lunedì a Bergamo, con un presidio dei lavoratori.


(22/06/2007)

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