Bergamo, salgono a tre i gruppi miliardari

Salgono a tre i gruppi bergamaschi miliardari. L’annuale studio di Mediobanca «Le principali società italiane» che prende in esame i bilanci 2005, vede infatti la Dalmine (Tenaris) affiancare Italcementi e Radicifin al ristretto club dei gruppi con oltre mille milioni di ricavi. Lo studio di Mediobanca peraltro non prende in considerazione altri due grandi gruppi bergamaschi, entrambi del settore distributivo, come Mediamarket di Curno e la galassia Lombardini, che pure sono accreditati di vendite annue per oltre un miliardo.

Al primo posto della classifica orobica, si consolida in ogni caso a sempre maggiore distanza il gruppo Italcementi, controllato dalla Italmobiliare (gruppo Pesenti), ormai a «pochi euro» da quota 5 miliardi, che svetta anche nella classifica per il miglior margine operativo netto (780 milioni). Al secondo posto si conferma Radicifin (1,39 miliardi di ricavi, più 0,5%): la holding del Radici Group con interessi che spaziano dalla chimica, alla plastica, alle fibre al tessile sconta però il rincaro delle materie prime con un calo del margine operativo netto.
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La Dalmine, al contrario, beneficia della forte domanda di tubi in particolare ad alta tecnologia per uso petrolifero e oltre a una crescita del fatturato del 39% a 1.054 milioni beneficia anche di un balzo del margine operativo netto da 1,2 a 154,1 milioni. La società del gruppo Tenaris scalza così dal terzo posto il gruppo trevigliese dei trattori Same Deutz Fahr Group, comunque in crescita per vendite (più 3,4% a 974 milioni). Meno però di Sit Fin, holding del Miro Radici Group, che vede i ricavi salire del 7,7% a 974 milioni, anche a seguito del consolidamento integrale del gruppo della grande distribuzione tedesca Wehmeyer e si piazza al quarto posto.

All’interno dell’elenco di Mediobanca consideriamo ancora bergamasca San Pellegrino, più che altro per il nome, anche se il gruppo delle acque minerali controllato da Nestlé ha ormai la maggior parte delle attività fuori provincia.

Bergamasca doc è invece la Brembo, il gruppo degli impianti frenanti di Curno, che compare al settimo posto con ricavi per 711 milioni, staccando il gruppo meccanotessile Itema Holding, controllato per il 25% dalle famiglie Arizzi e Torri e per la quota restante da Radici Holding Meccanotessile partecipata pariteticamente da Radicifin e Sit-Fin.

(26/10/2006)

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