Bilancio dello Stato: allarme della Corte dei Conti «Crescita a metà di quanto programmato»

«Il quadro delle informazioni sull’andamento dell’economia e dei conti pubblici propone motivi di seria preoccupazione, confermando il giudizio più volte espresso sul deterioramento strutturale intervenuto nell’ultimo quinquennio». L’allarme arriva da Francesco Staderini, presidente della Corte dei Conti, nel corso dell’audizione alla commissione Bilancio della Camera dei Deputati.«Le misure una tantum - ha sottolineato - hanno consentito in questi anni di non salire sopra la soglia del 3% ma il deficit di fondo è sopra quella soglia da molti anni: nel quadriennio 2001-2004 al netto degli effetti del ciclo e delle misure straordinarie è risultato pari in media al 4,3%».

Invitando il governo a ripensare i tagli alle tasse.

il presidente della Corte dei Conti ha affermato: «Il peggioramento dei conti si è verificato in presenza di una crescita economica pari a circa la metà di quanto programmato ma è solo in parte riferibile alla minor crescita. Difficile ipotizzare un rapporto deficit-Pil inferiore al 3,5% nel 2005». Infine l’avvertimento: senza il rinvio del rinnovo dei contratti agli statali, nel 2005, il rapporto deficit-Pil raggiungerebbe il 3,7% che sarebbe non ammesso dall’Unione Europea, anche con le regole più flessibili nel Patto di stabilità che «non è una panacea». E reputa «dannoso» mirare a più sviluppo attraverso la via del deficit

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