Chevrolet lancia sul mercato italiano una Suv spaziosa e molto «Captiva»

Fiocco rosa in casa Chevrolet. Arriva la Captiva, nuovo Suv compatto che a partire da metà luglio sarà in vendita in Italia. Settant’anni fa Chevrolet inventò questo tipo di veicolo, lanciando la Suburban Carryall. Ora va all’assalto del crescente ma affollato mercato delle Sport utility con questo nuovo modello, il suo primo in Europa ad essere dotato di un motore diesel.
La presentazione della Captiva è avvenuta nell’affascinate cornice dei Monti Tatra, a cavallo tra la Slovacchia e la Polonia. Il nuovo Suv della Chevrolet - disegnato dal Centro Stile GM Korea a Bupyong - ha una linea moderna e ben equilibrata, con un frontale aggressivo, una fiancata dal taglio sportivo, mentre più muscolosa appare la parte posteriore. Grazie alle dimensioni generose (lunghezza 4.635, larghezza 1.850, altezza con barre 1.755 mm), l’abitacolo è spazioso. Nella configurazione 5 posti il vano bagagli ha una capacità di carico di 465 litri, che aumenta fino a 930 litri con i sedili posteriori reclinati. Ma la Captiva può raggiungere i sette posti con l’aggiunta di due sedili nella terza fila. Gli interni, realizzati con materiali di buona qualità, sono eleganti, soprattutto nella versione LTX.
Due le motorizzazioni previste in Italia (per ora non verrà importato il propulsore a benzina 3.2 V6 da 255 cv). Un turbodiesel quattro cilindri common rail da 2 litri a 16 valvole in grado di erogare 150 cv a 4.000 giri e 320 Nm di coppia a 2.000 giri. Omologato euro 4, è dotato di serie del filtro antiparticolato. E un benzina da 2.4 litri a 4 cilindri in linea con doppio albero a camme in testa, in grado di erogare 136 cv a 5.000 giri e una coppia massima di 220 Nm a 2.200 giri. Sul motore a benzina verrà successivamente offerta l’opzione dell’impianto a Gpl.
Abbiamo provato la Captiva sulle strade che si snodano attorno ai Monti Tatra. Un percorso lungo e misto (strade urbane, extraurbane, a scorrimento veloce e sterrati) che ci ha consentito di testare le vetture, con i due motori disponibili per il mercato italiano, nelle diverse condizioni di marcia. Le sensazioni migliori le ha fornite il motore diesel con cambio manuale (è disponibile anche il cambio automatico a 5 rapporti), un propulsore scattante (velocità max 186 km/h), silenzioso, con la giusta grinta e abbastanza parco nei consumi. Nel ciclo combinato, secondo quanto dichiarato dalla casa, «beve» soli 7,4 litri di gasolio ogni 100 km. Meno brillante, ma comunque più che valido, il 2.4 a benzina, che raggiunge una velocità massima di 183 km/h e che nel ciclo combinato consuma 9,3 litri ogni 100 km.
La Captiva media bene le esigenze fuoristradistiche e la tenuta su asfalto. La tenuta di strada è eccellente - anche se, a causa del baricentro alto, il coricamento in curva non stimola una guida sportiva - ed è assicurata da sospensione McPherson anteriori e indipendenti posteriori, freni a disco autoventilati e controllo elettronico della stabilità (Esp). Nella marcia normale la trazione è anteriore, quando è necessario (sterrato, strada sdrucciolevole, etc.) parte della coppia motrice viene trasferita elettronicamente alle ruote posteriori, fino al rapporto 50:50.

CARATTERISTICHE E PREZZI
Commercializzata in tre allestimenti (LS, LT e LTX), che si differenziano per gli optional (cruise control, interni in pelle, computer di bordo, etc.), Chevrolet punta in particolare sul rapporto qualità/prezzo. La 2.4 a benzina viene offerta a partire da 25.700 euro (da aggiungere eventualmente circa 2.000 euro per l’impianto a Gpl opzionale). Il diesel varia tra i 28.600 euro dell’allestimento LS ed i 33.800 della LTX.
(22/06/2006)Ugo Negrini

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