Ecco il mega yacht Mythos
Il mito Riva sposa l’alluminio

Un nome che non lascia dubbi: Mythos. Una metamorfosi virtuosa e innovativa, che dal lusso in radica e mogano passa al leggerissimo e avvolgente alluminio, sempre nel nome della tradizione che ha fatto di Riva un’icona della nautica mondiale.

Un nome che non lascia dubbi: Mythos. Una metamorfosi virtuosa e innovativa, che dal lusso in radica e mogano passa al leggerissimo e avvolgente alluminio, sempre nel nome della tradizione che ha fatto di Riva un’icona della nautica mondiale. Dai cantieri Crn di Ancona nasce infatti l’ammiraglia «122 Mythos», il più grande yacht mai costruito dal marchio bergamasco nei suoi 172 anni di vita, e il primo interamente creato in questa lega leggera.

Un orgoglio per l’azienda di Sarnico e per l’intero gruppo Ferretti che sabato scorso ha assistito al varo di un modello completamente pensato e realizzato in Italia. Proprio l’evoluzione dei materiali, dai celebri motoscafi in legno, amati dai protagonisti del jet set internazionale, all’alluminio, protagonista assoluto della nuova imbarcazione, è la grande scommessa che Ferretti-Riva mettono sul piatto per continuare a competere ai vertici della nautica mondiale.

«Questo è un modello che accanto all’innovazione, continua a puntare sull’artigianalità e sulla cura maniacale nel dettaglio, ereditando così l’eleganza, e la pulizia delle linee Riva - spiega Luca Squassoni, product manager della società di Sarnico, supervisore di tutti i prodotti Riva -. È un mega yacht ,che incarna in pieno le caratteristiche del brand, sia per le linee esterne, sia per gli allestimenti interni. La scelta dell’ alluminio, pregiato e leggero, si colloca anche in una fascia di mercato diverso, più esclusivo rispetto al vetroresina. Si tratta di un prodotto su richiesta».

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