E’ ancora crisi: in aumento i fallimenti

La crisi economica non è ancora superata e l’imprenditoria bergamasca se ne è accorta da tempo. Ora preoccupa l’andamento dei fallimenti che in Bergamasca ha superato quota 100 già prima della fine del primo semestre dell’anno, collocandosi allo scorso 30 giugno a quota 105 unità. Non accadeva, di superare il tetto «a tre cifre» ormai da un triennio. Se venisse confermata la percentuale media di fallimenti segnalatisi nella seconda parte dell’anno dal 1993 ad oggi, ci dovremmo aspettare che alla cancelleria fallimentare del Palazzo di Giustizia di Bergamo, da qui alla fine dell’anno, potrebbero essere depositate 95 nuove procedure. Il mese di giugno intanto ha chiuso il semestre con 23 procedure consegnate al Tribunale.

Il record temporaneo per questo 2004 che aveva aperto abbastanza bene (14 fallimenti a gennaio) ed era rimasto in media nel primo trimestre (ai 17 fallimenti di febbraio si sono contrapposte le 11 procedure a marzo), ma nel secondo trimestre è salito a 18 casi, per finiire con giugno a 23 casi. Per quanto riguarda le categorie di aziende interessate da fallimenti, le società a responsabilità limitata: 79 casi sui 105 società complessivamente fallite in provincia di Bergamo, vale a dire 3 aziende su quattro. Per quanto riguarda la tipologia si tratta in particolare di piccole realtà spesso legate ad attività del terziario e dei servizi, e quelle legate al mondo dell’edilizia.

(03/07/2004)

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