La Cassa Rurale di Treviglio rimborserà in parte chi ha investito in obbligazioni del crack Cirio

Prospettive un poco più rosee per i risparmiatori che hanno investito in obbligazioni Cirio: con la costituzione del comitato etico, con il compito di garantire equità e trasparenza, parte l’operazione «salvagente» promossa dalla Cassa Rurale di Treviglio, banca di Credito Cooperativo.

Si tratta di un rimborso parziale per assistere i 212 clienti interessati, per un investimento complessivo pari a 3,43 milioni di euro.

«Al comitato non spetterà solamente il compito di vigilare sulle operazioni di rimborso parziale - ha affermato il presidente della Cassa Rurale di Treviglio, Ferri - ma avrà anche l’impegno di valutare i casi particolari per precisi comprovati motivi economici e sociali di necessità. Il rimborso potrebbe andare oltre la percentuale in via generale stabilita nella misura del 25% del valore investito».

In pratica la Cassa Rurale di Treviglio ha deciso di offrire il 25% del valore delle obbligazioni Cirio in portafoglio nel caso in cui il cliente voglia aderire alla possibilità di rimborso parziale con liquidazione in contanti.

«Vi è anche la formula del rimborso parziale con certificati di deposito a tre anni che - ha spiegato ancora Ferri - con il tasso d’interesse può arrivare a far innalzare il valore del rimborso parziale fino al 30%». Altra precisazione necessaria, comunica la Cassa Rurale di Treviglio, è il fatto che l’adesione al parziale rimborso è volontaria. E qualora vi sia adesione alla proposta della Cassa Rurale il cliente, ha concluso Ferri, «si impegna a non dar corso ad azioni di rivalsa nei confronti del nostro istituto».

(14/01/2004)

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