La Smi accelera, comprata la Cima

La società che si era aggiudicata all’asta la cartiera ha firmato il contratto d’acquisto da 17,8 milioni. Previsto entro ottobre il riavvio della seconda linea di produzione: gli operai saliranno da 60 a 100

L’atto d’acquisto è stato firmato l’altroieri: il gruppo Smi di San Giovanni Bianco ha comprato dagli organi della procedura di concordato preventivo l’ex Cartiera Cima. L’azienda da 67 milioni di euro di fatturato, che produce macchinari per l’imballaggio e l’imbottigliamento, si era già aggiudicata, nel novembre scorso, all’asta promossa dal Tribunale di Bergamo, la cartiera: il contratto prevedeva l’affitto dell’azienda fino al 31 dicembre del 2005 (per un canone mensile di 50 mila euro), con la proposta irrevocabile d’acquisto che sarebbe scattato al termine della locazione. Ma la famiglia Nava, proprietaria di Smi Group, ha deciso di anticipare i tempi dell’acquisto, dando, in questo modo, maggiori garanzie anche ai lavoratori. La cartiera resta così bergamasca, resta di San Giovanni Bianco, in mano ad una famiglia di imprenditori di successo (la Smi ha conosciuto uno sviluppo impressionante dal 1987, data di fondazione, ad oggi, solo un po’ rallentato negli ultimi tempi per la difficile situazione economica e del comparto in particolare). I termini dell’acquisto sono questi: il prezzo è di 17,8 milioni di euro; sono stati già pagati 13 milioni e la prima di otto rate annuali di 600 mila euro.

Ma l’acquisto dell’ex Cartiera Cima, che ha assunto il nome di SmiWrap (in inglese wrap significa involucro) mantenendo comunque nel marchio il nome storico dell’azienda fondata nel 1907 da Francesco Cima, rientra in un discorso più ampio di riorganizzazione del gruppo Smi che ha preso avvio nei mesi scorsi: due società del gruppo, la SmiMec e la SmiForm, con sedi a S. Pellegrino Terme, sono state fuse per incorporazione nella capogruppo Smi. Un’operazione che consentirà al gruppo brembano leader nella produzione di macchine per l’imballaggio di contenere i costi e ottenere sinergie.

Tornando alla SmiWrap-Cartiera Cima, il cui obiettivo principale - come spiega Vito Nava, che guida la società di famiglia insieme ai fratelli Arsenio, responsabile degli acquisti, Paolo, responsabile commerciale, e Bruno, responsabile della produzione - è quello di «riconquistare quanto prima lo "zoccolo" dei clienti e del mercato un tempo (e cioè prima della crisi e dell’interruzione della produzione) appartenuto alla cartiera».

Una linea di produzione è in funzione da due settimane e attorno ad essa lavorano 60 dei 145 lavoratori della Cima. Ma - spiega ancora Vito Nava - per settembre-ottobre l’intenzione è quella di assumere altri 40 operai per avviare anche la seconda linea. Dunque si arriverà a 100 dipendenti. Se si calcola che in parte, dei 145 originari, alcuni sono andati in pensione e altri hanno trovato lavoro in altre aziende, il risultato da un punto di vista occupazionale può dirsi soddisfacente. La cartiera oggi produce 4 mila chilogrammi di carta l’ora e l’obiettivo è di arrivare a 6 mila in autunno, con l’attivazione della seconda linea.

(24/07/2004)

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