L’export tira il freno Aumento fermo al 3%

L’export orobico adesso viaggia con il freno tirato. La crescita nel primo semestre si è fermata al 3,12%. Il rallentamento dell’economia mondiale, con i consumi in discesa, si fa sentire. L’aumento a doppia cifra della prima metà del 2007 è lontano: allora l’incremento era arrivato al 13,3%. Un balzo a doppia cifra corretto in chiusura d’anno sulla scia dei primi segnali di rallentamento: la crescita complessiva del 2007 si è poi attestata all’8,6%.Ritocco fra aprile e giugnoChe anche il 2008 sarebbe stato diverso, lo si era capito subito, con i primi tre mesi fermi a +7,22%. Nel secondo trimestre, in base alle elaborazioni fatte sui dati Istat diffusi ieri, anche il segno positivo è scomparso. Le vendite oltre confine hanno fatto segnare una battuta d’arresto. Le posizioni sostanzialmente tengono rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: si parla di 3.435 milioni di euro contro i 3.449 milioni del 2007. Ma c’è un ritocco al ribasso: -0,39%.In ogni caso nel bicchiere mezzo pieno c’è che l’export cresce ancora. Nel bicchiere mezzo vuoto, però, c’è, insieme al rallentamento della corsa, il confronto sotto tono con i risultati ottenuti a livello regionale e nazionale: la Lombardia è arrivata a +6,1%, l’Italia a +5,9%.Esportazioni per 6,61 miliardiIn tutto fra gennaio e giugno le imprese bergamasche sono riuscite a esportare beni per un valore di 6,61 miliardi di euro: circa 200 milioni in più rispetto al primo semestre del 2007. Il 64,5% dell’export deriva dai 27 Paesi dell’Unione europea, sempre primo mercato di riferimento.Oltreoceano si avvertono le conseguenze dell’apprezzamento dell’euro. In Nord America le esportazioni calano dell’8,25%. Segno positivo, invece, per l’America centro-meridionale.A Est cresce l’Asia, anche se il 2% in più è la somma di tendenze diverse. Cala infatti il Medio Oriente, con una flessione di quasi 10 punti percentuali, anche qui probabile effetto del caro-euro. Aumentano, invece, le vendite sia in Asia centrale, quindi zona India dove però la crescita si ferma al 2,6%, sia in Asia orientale, a partire dalla Cina.Sotto la Grande Muraglia le vendite delle imprese orobiche si portano vicine ai 183 milioni di euro, con un +28,2% sul primo semestre. Nello stesso periodo, invece, le importazioni crescono dell1,56% a oltre 335 milioni. Nel complesso le esportazioni in Asia orientale aumentano dell’8,41%, mentre in Asia centrale l’incremento è del 18,05%. Con oltre 447 milioni, l’Asia orientale si conferma terzo mercato per le imprese bergamasche dopo l’Ue a 27 (4,3 miliardi) e l’Europa non comunitaria (608 milioni), anche se i valori e il peso sul totale sono ancora distanti.Tra i mercati considerati il nuovo motore della crescita mondiale, l’export orobico raccoglie risultati anche in Russia: +11,4% nel primo semestre a oltre 163 milioni. L’Europa extra-Ue nel complesso, però, si ferma a +2,2%, mentre l’Ue a 27 sfiora il +5%.Bilancia commerciale positivaBergamo continua a esportare più di quanto importa e il saldo positivo sale a 2.199 milioni di euro. Nel primo semestre le importazioni sono cresciute dello 0,48% a oltre 4,4 miliardi. Nello stesso periodo del 2007 il saldo della bilancia commerciale era di 2.020 milioni di euro.(18/09/2008)

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