Made in Bergamo, l’export riparte

Nel primo trimestre del 2004 le esportazioni bergamasche sono tornate a crescere (più 9,1% a 2,01 miliardi di euro), tra l’altro a un ritmo superiore alla media italiana (più 1,3%), dopo un 2003 disastroso che aveva visto una caduta dell’export dell’8,3%. Il recupero di inizio anno rappresenta un segnale positivo di inversione di tendenza, anche se è limitato a un solo trimestre e non è generalizzato: l’unico mercato dove il «Made in Bergamo» galoppa, con una crescita del 23,4% rispetto allo stesso trimestre del 2003, è infatti l’Unione europea.

I Paesi della Ue (che in buona parte sono i Paesi dell’euro non esposti alla perdita di competitività legata al cambio) rappresentano ormai oltre il 50% dei mercati di sbocco delle esportazioni bergamasche. Nonostante il boom nei Paesi della Ue, il calo delle vendite extra Ue limita al 16,6% la crescita dell’export nell’intera Europa. In calo invece le vendite in tutti gli altri continenti, con flessioni variabili tra il 3,9% dell’Oceania e l’8,4% dell’Asia.

(12/06/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA