Maxi commessa di telai per tessitura: Radici batte in Cina la concorrenza dei giapponesi

Itema, uno dei principali gruppi meccanotessile (9 società, 7 centri di ricerca e sviluppo, una presenza in oltre 90 Paesi, circa 2.700 addetti ed un fatturato 2005 di circa 605 milioni di euro) ha siglato un contratto in Cina per la fornitura di 1.500 telai per tessitura a getto d’aria, valore 100 milioni di euro. La commessa è stata siglata da Miro Radici, amministratore delegato del gruppo. L’accordo prevede, in prima battuta, la fornitura di 776 macchine tessili, fabbricate in Italia, da parte del gruppo industriale italiano per l’allestimento del nuovo impianto produttivo della Jiangsu Hengli Chemical Fibre, una delle principali imprese private cinesi attiva nella produzione di fibre di poliestere e speciali, con oltre 3.200 dipendenti, per un valore complessivo di 50 milioni di euro.
«Lo stabilimento - ha spiegato Radici - sorgerà nella zona di Wujiang, nel Sud del Paese, che da sempre è stata appannaggio della concorrenza giapponese con i telai ad aria di marca Toyota e Tsudakoma. Per questo la commessa ottenuta rappresenta un’operazione di grande successo, che conferma l’eccellenza delle nostre macchine e della nostra tecnologia».

Contestualmente a questa prima operazione, Itema ha siglato a favore di un consorzio di 11 imprese private un ulteriore contratto di fornitura del valore di altri 50 milioni di euro, riguardanti ulteriori 680 macchine tessili per la produzione di tessuti.
«Questa importante commessa - ha concluso Miro Radici - ci consente di guardare al mercato cinese con sempre maggiore ottimismo».

Itema è presente in Cina con un proprio sito produttivo dal 2003. Il polo produttivo, di oltre 20 mila metri quadrati, di cui 6 mila coperti, conta oggi 170 addetti per un fatturato 2005 pari a circa 30 milioni di euro. Nel 2006 è prevista la produzione di oltre 2.200 telai per un fatturato di 55,4 milioni di euro.

(11/05/2006)

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