Puliva i pavimenti al Burghy
Ora è uomo McDonald’s dell’anno

Nel 1988 si alternava tra il lavaggio dei pavimenti e la preparazione, nei turni migliori, degli hamburger e delle patatine dietro il bancone dell’allora Burghy di piazza San Babila a Milano.

A distanza di 28 anni è stato premiato dal numero uno di McDonald’s, Steve Easterbrook, come miglior licenziatario (ovvero gestore) del mondo della catena di fast food americana. Eppure lui, Giacomo Bosia, 48 anni, di Spino d’Adda ma trevigliese d’adozione («E mia moglie Chiara è di Verdello», precisa con orgoglio), non si è mai montato la testa: in ufficio ha incorniciato il suo primo stipendio da 574 mila lire.

Oggi è l’amministratore delegato di Euroristoro, dal 2009 una joint venture partecipata al 50% dalla McDonald’s e società che gestisce 16 ristoranti della catena nell’area nord est di Milano. I dipendenti sono 540 (il 90% a tempo indeterminato) e il fatturato ammonta a 38 milioni di euro. Nei giorni scorsi Bosia è volato a Orlando, in Florida, alla «McDonald’s Worldwide Convention», il congresso biennale che riunisce tutti i principali operatori mondiali della catena, durante il quale gli è stato assegnato il «Golden Arch Award», il più alto riconoscimento per un licenziatario della catena.

Il prestigioso premio viene conferito sulla base di alcuni parametri che vanno dalla gestione dei ristoranti e del personale alla vicinanza alla comunità locale. E in questo il suo Mc di Cinisello Balsamo è risultato il migliore al mondo. Bosia il sogno americano l’ha conquistato in meno di trent’anni. Ma come ha fatto? «I miei genitori mi hanno insegnato il rispetto per il prossimo, l’amore per la famiglia e il valore del lavoro. Ho sempre sognato di fare l’imprenditore sin da piccolo».

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