Ryanair frena su Roma

«Mercato italiano solo a fine 2005». Ieri Cawley a Orio

«Intediamo entrare nel mercato delle rotte nazionali, ma sarà possibile solo verso fine 2005». Così Michael Cawley, amministratore delegato Ryanair, parla ieri a Orio al Serio al termine del faccia a faccia con i vertici Sacbo. Un atteggiamento insolitamente prudente per un top manager di una compagnia come quella irlandese che dell’aggressività ha fatto la sua bandiera.

Ma del resto la posta in palio è pesante, il mercato dei voli interni italiani e soprattutto quel Milano-Roma (seppure nella versione Orio-Ciampino e non Linate-Fiumicino) su cui Ryanair ha messo gli occhi da tempo, a maggior ragione dopo il crack di Volare, e dove Alitalia è però pronta a fare barricate. E forse proprio il rischio di uno scontro ha portato Ryanair a questo atteggiamento cauto, anche sul Bergamo (Milano)-Roma: «Ci interessa certo, ma i nostri Piani di sviluppo per il 2005 sono completi. Si vedrà a fine anno», spiega Cawley.

E mentre i bilanci di Volare restano sotto inchiesta e la compagnia si appresta a essere commissariata, dalla Filt-Cgil lombarda arriva la richiesta all’Enac di sospendere le autorizzazioni a MyAir. «Non è tollerabile che possibili responsabili di questa situazione - afferma la Cgil - siano autorizzati a far diventare operative nuove compagnie. Il trasporto aereo deve essere sottoposto a regole che prevedano garanzie certe. La Filt-Cgil chiede all’Enac e al governo, in attesa delle decisioni su Volare, di sospendere ogni eventuale autorizzazione alla compagnia MyAir».

Nel frattempo il governo preme l’acceleratore per estendere il decreto «salva imprese» a Volare ed evitare il collasso della società. Il ministro del Welfare Roberto Maroni ha annunciato per il Consiglio dei Ministri di oggi un decreto per far rientrare nella legge Marzano anche la crisi di Volare. «Intanto facciamo ciò che serve per mettere Volare in condizione di salvarsi, poi il resto dipenderà dall’azienda». Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, che ha avanzato «una nuova versione della legge che risponde alle esigenze di usare il più possibile questo tipo di leggi, che permettono di agire velocemente e puntano non alla liquidazione, ma al rilancio». Anche per Volare, così come era già accaduto per Cirio e Parmalat, sarebbero quindi in arrivo il commissariamento e un piano di rilancio.

E per attutire la ricaduta sull’occupazione della crisi del settore, il capogruppo di Forza Italia alla Commissione Lavoro della Camera, Cesare Campa, chiede al governo di estendere ai lavoratori delle compagnie aeree la tutela della cassa integrazione e della mobilità.

(26/11/2004)

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