Scontrini e ricevute fiscali in pensione
Dal 1° luglio rivoluzione digitale alle casse

Dalla prossima settimana debutta «il documento commerciale»: una novità per le imprese e per i clienti. Sarà possibile introdurre il codice fiscale per la detrazione della spesa dal reddito.

È in arrivo una nuova rivoluzione per i soggetti che emettono scontrini e ricevute fiscali: l’entrata in vigore della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, che dal 1° luglio riguarderà solo le imprese che hanno avuto un volume d’affari superiore nel 2018 a 400 mila euro (oltre 4 mila in Bergamasca). Poi dal 1° gennaio 2020 tutti gli altri (circa 10 mila imprese). Per adattarsi alla normativa gli imprenditori hanno tre possibilità: collegarsi direttamente tramite web al sito dell’Agenzia delle Entrate e digitare ogni singola vendita effettuata, emettere una ricevuta manuale che poi a fine giornata deve essere registrata nel portale dell’Agenzia delle Entrate oppure aggiornare il proprio registratore di cassa o, se non è possibile, acquistarne uno nuovo.

La novità introdotta manda in pensione lo scontrino e la ricevuta fiscale, che vengono sostituiti dal «documento commerciale», dove solamente su richiesta del cliente, sarà possibile inserire il Codice fiscale per ottenere la deduzione o la detrazione della spesa dal reddito, così come avviene per i farmaci. Ma anche qui con una nota originale: l’inserimento del Codice fiscale permetterà al cliente di partecipare dal 1° gennaio 2020 alla Lotteria nazionale degli scontrini.

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