Tagli, autotrasportatori sul piede di guerra
«Il governo risponda o sarà protesta»

Confartigianato Trasporti esprime «forte preoccupazione» per la mancata pubblicazione del comunicato dell’Agenzia delle Entrate con gli importi riparametrati delle deduzioni forfetarie di spese non documentate per l’autotrasporto, come concordato con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, per voce del suo Capo di Gabinetto Mauro Bonaretti, durante l’incontro svoltosi il 23 luglio al ministero delle Infrastrutture e Trasporti. E Assotrasporti chiede il rinvio delle denunce dei redditi.

«A seguito dell’incontro con il ministero dei Trasporti - dichiara il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – grazie al senso di responsabilità mostrato dagli autotrasportatori artigiani sono stati fatti alcuni passi in avanti per affrontare i problemi denunciati dalle imprese. Tuttavia, ad oggi constatiamo con rammarico che, dopo essere state divulgate ipotesi di importi presunti, permangono il ritardo nella pubblicazione dei valori effettivi delle deduzioni e un silenzio inspiegabile da parte del ministero. Tutto ciò sta creando enormi problemi alle imprese dell’autotrasporto in vista della scadenza del 20 agosto per il pagamento delle deduzioni. In questo modo si penalizzano decine di migliaia di aziende che vogliono soltanto poter pagare le tasse».

«Gli autotrasportatori – sottolinea il presidente Genedani - hanno fatto la loro parte, rinunciando a circa il 20% degli importi di abbattimento dei costi stabiliti e confermati dal Governo Renzi nel verbale d’intesa di gennaio 2015 relativi all’anno 2014. Ora aspettiamo una risposta concreta ed immediata da parte del ministero e dell’Agenzia delle Entrate. Nel frattempo sarà convocato un incontro della Presidenza di Unatras per decidere, se permarrà il silenzio del governo, le iniziative di autotutela della categoria, che non escludono la proclamazione del fermo dei servizi di autotrasporto».

Assotrasporti nel frattempo chiede il rinvio della denuncia dei redditi. «Mancano ormai pochissimi giorni alla scadenza delle denunce dei redditi. Il 20 agosto si avvicina e Assotrasporti chiede a gran voce il rinvio del termine di pagamento delle imposte per l’autotrasporto. A rendere indispensabile il rinvio è il fatto che tutto tace ancora sugli importi da inserire nella denuncia dei redditi per la deduzione delle spese di trasferta dei piccoli autotrasportatori».

«Per ora, l’unica nota ufficiale resta quella del 2 luglio scorso, in cui l’Agenzia delle Entrate dava notizia del (drastico) taglio della deduzione forfetaria giornaliera delle spese di trasporto non documentate, indicandone gli importi ridotti. Colti di sorpresa dal taglio dei fondi, i trasportatori non hanno risorse sufficienti per affrontare un aumento delle imposte da versare all’ultimo minuto. In più, risulta ormai per loro impossibile poter ottenere il ricalcolo sulla base di nuovi importi non ancora ufficializzati dall’Agenzia delle Entrate».

«È gravissimo che la pubblica amministrazione riservi un simile trattamento a cittadini che svolgono un duro lavoro, in un settore vitale per l’economia nazionale, ma in grande e profonda crisi da anni. Ancora una volta, emerge con chiarezza il fallimento di “quel tavolo di concertazione” che, a parole, ha portato contributi a pioggia all’autotrasporto, ma che nei fatti ha solo contribuito a rimpolpare le casse delle più grandi associazioni di categoria, senza alcun beneficio concreto per il settore. È inaccettabile che, dopo tanti anni di risorse destinate al comparto, i trasportatori siano costretti ad attendere i risparmi sulle imposte - o gli sconti sulle autostrade - per sopravvivere, saldando i debiti».

«A pochi giorni dal termine, lo scenario cui assistiamo vede un’associazione dichiarare cifre non ufficializzate dall’Agenzia delle Entrate, altre associazioni plaudire all’accordo per un (non ancora confermato) ripristino parziale delle risorse e criticare chi ha annunciato le cifre, altre ancora tacere.Speriamo solo non sia il solito “balletto” di politica sindacale, posto in essere dal solito burattinaio, che resta dietro le quinte per pilotare la situazione, far esasperare la categoria, danneggiare chi si mette in luce dichiarando accordi e cifre, accaparrarsi il consenso e riprendersi il centro della scena. Assotrasporti denuncia con forza simili “giochetti” e chiede azioni concrete al Governo, a cominciare dal rinvio del termine di pagamento delle imposte per i trasportatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA