Tavolo provinciale sul futuro dell’area Donora

Istituzioni, sindacati e azienda insieme per dare prospettive occupazionali agli ex lavoratori Candy Fim-Cisl e Fiom-Cgil: «Creare le condizioni per nuove imprese, confermando la Cassa integrazione»

Rimboccarsi le maniche per dare un futuro produttivo all’area industriale dismessa dalla Donora a Cortenuova recuperando non solo i lavoratori rimasti senza un’occupazione dopo che il gruppo Candy ha decretato la fine delle attività produttive nello stabilimento bergamasco, ma anche opportunità professionali ed occupazionali sull’intero territorio dell’area sud est della Bergamasca. È l’impegno condiviso ieri dalle parti sociali (sindacati, organizzazioni confindustriali, e istituzioni) con la costituzione del tavolo provinciale per la reindustrializzazione dell’area industriale Donora Candy di Cortenuova.

Pur se con un mese di ritardo rispetto alle intenzioni iniziali (il tavolo si sarebbe dovuto costituire lo scorso settembre) le parti ieri hanno esaminato la situazione che grava sull’area industriale di Cortenuova verificando le eventuali novità intervenute. In realtà, di buone notizie non ce ne sono visto come non si siano ancora palesati possibili interessamenti all’area. Allo stesso modo, in attesa di capire quale sbocco occupazionale potrebbe riservare l’area, anche le iniziative di formazione mirate e concordate nell’ambito dei finanziamenti statali per la riprofessionalizzazione dei lavoratori fuoriusciti da aziende in crisi, ovviamente non sono state ancora attivate.

Al tavolo provinciale, ieri, oltre ai sindacati, all’assessore provinciale al Lavoro Giuliano Capetti e ai dirigenti Candy erano presenti anche i sindaci di Cortenuova, Calcio, Cividate, Covo, e Romano di Lombardia, i rappresentanti di Confindustria Bergamo e dell’Unione industriali di Monza e Brianza, nonché dell’Agenzia regionale del lavoro e del centro per l’impiego di Romano.

(25/10/2006)

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