Tenaris, sfuma l’acquisto della Silcotub

Per Tenaris non ci sarà un futuro rumeno. Per lo meno non sarà adesso e non sarà sicuramente con l’acquisizione del colosso rumeno dei tubi senza saldatura S.C. Silcotub S.A. di Zalau. A chiudere le porte a quella che solo verso la fine dello scorso mese marzo sembrava il primo «trampolino di lancio» del colosso mondiale dei tubi italo-argentino Tenaris verso l’est europeo è una breve nota diramata nella tarda serata di ieri dal gruppo che fa capo alla famiglia Rocca, in cui si è comunicato che «le negoziazioni per l’acquisizione del controllo della rumena Silcotub non hanno avuto buon esito».

Stando a fonti vicine al gruppo a cui, lo ricordiamo, fa capo anche la Dalmine, la trattativa con i rumeni sarebbe saltata in quanto, dalla firma della lettera d’intenti tra Tenaris e Silcotub, si sarebbe fatto avanti un altro pretendente che, nel frattempo avrebbe avanzato una controproposta. In particolare, secondo le indiscrezioni raccolte ieri, Silcotub avrebbe accettato la proposta nel frattempo subentrata in quanto «marcatamente più consistente dal punto di vista economico» rispetto a quella avanzata dal gruppo Tenaris. Inoltre, sempre secondo le indiscrezioni raccolte, l’interesse del «terzo incomodo» subentrato farebbe riferimento anche ad una serie di «aree di business non legate al settore tubi» che non sarebbero di fatto entrate nell’ambito dei piani d’attività nel caso fosse andata in porto l’opzione Tenaris. Inoltre, sempre sulla base delle voci raccolte negli ambienti vicini a Tenaris, «la proposta accolta da Silcotub si prenderebbe carico di rischi ambientali e commerciali» di cui il gruppo italo-argentino non avrebbe avuto intenzione di assumersi.

Era il 20 marzo scorso quando Tenaris comunicava la sottoscrizione di una lettera d’intenti per rilevare il principale produttore di tubi rumeno (180 mila tonnellate di produzione annua di tubi senza saldatura): un’intesa che Tenaris aveva sottoscritto con un gruppo di investitori privati che avrebbe dovuto portare al controllo della partecipazione di maggioranza».

Con il controllo della Silcotub il gruppo Tenaris sarebbe entrato direttamente in un’area fortemente appetibile sia dal punto di vista delle economicità espresse dal fatto di produrre in Romania, sia dal punto di vista del mercato di sbocco. Essendo la produzione orientata in particolare per il settore petrolchimico, proprio l’area circostante alla Romania (dove sono collocate una serie di repubbliche ex-sovietiche) avrebbe rappresentato una porta d’ingresso privilegiata ad un bacino di sbocco decisamente interessante. Fondata nel 1981, Silcotub, lo ricordiamo, nel ’99 è stata privatizzata cedendo il pacchetto di maggioranza alla Tubman International Ltd (circa l’85% la quota del capitale odierna) gruppo con base operativa a Gibilterra.

(11/05/2004)

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