Economia
Mercoledì 09 Febbraio 2005
Valle Seriana: occorrono strategie di area
Valle Seriana: occorrono strategie di areaPer stimolare la crescita Cgil, Cisl e Uil chiamano al confronto sui programmi istituzioni e forze politiche
Un impegno forte delle forze politiche e delle istituzionali (locali, regionali e nazionali) al fine di garantire un futuro alla Valle Seriana. È l’obiettivo che il sindacato confederale si è posto convocando per lunedì prossimo, ad Albino, nella sede della Comunità Montana della Valle Seriana. Un vertice destinato, per Cgil, Cisl e Uil di Bergamo, a gettare le basi per un piano operativo destinato a dare spinta produttiva e occupazionale al territorio. Si tratterà, hanno spiegato nel corso di un incontro svoltosi lunedì sera alla Casa di riposo «San Giuseppe» di Gazzaniga, Marcello Gibellini, Ferdinando Piccinini e Marco Cicerone, delle segreterie provinciali rispettivamente di Cgil, Cisl e Uil, della terza iniziativa intrapresa dai sindacati dopo l’assemblea dello scorso 5 ottobre e la mobilitazione generale del 17 dicembre alla quale hanno partecipato i lavoratori della Val Seriana.«È innegabile – ha introdotto Piccinini – che ci troviamo in una situazione molto delicata, molte aziende hanno fatto ricorso alla Cassa integrazione straordinaria, e noi sindacati non vogliamo essere più coinvolti solo per gestire crisi aziendali: vogliamo avere un ruolo propositivo nel processo di rilancio che dovrà interessare l’industria bergamasca». Una posizione ribadita da Cicerono: «Vogliamo aiutare a “costruire il futuro” di un’area il cui tessuto produttivo è costituito prevalentemente da piccole aziende, per la maggior parte sottocapitalizzate e per questo incapaci di realizzare investimenti per essere competitive sul mercato. Noi crediamo che la chiave di volta sia rappresentata dal settore dell’innovazione tecnologica, unica fonte in grado di far alzare il livello qualitativo della produzione e far emergere le piccole aziende. Gli ammortizzatori sociali purtroppo non risolvono la situazione, servono solo a concedere un po’ di respiro, occorrono invece soluzioni strutturali che incidano in prospettiva, per questo è importante la ricerca».
Gibellini ha suonato la sveglia alle forze politiche del territorio, le quali «devono mettersi in moto per cercare le soluzioni ad una crisi che sembra senza via di uscita».
Tra il pubblico anche rappresentanti regionali e provinciali: per Giuseppe Benigni, consigliere regionale all’opposizione, il Pirellone sta sottovalutando la crisi in cui si trova l’industria bergamasca e lombarda in generale. Giuseppe Pirovano, consigliere provinciale di maggioranza, ha, invece, ribadito l’importanza di creare un sistema di filiera per aiutare l’artigianato locale, altrimenti incapace di reggere la grandi sfide di mercato.
(09/02/2005)
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