È di casa a Dalmine
il pizzocchero doc

Il ristorante «Al Faro» di Dalmine, unico in Bergamasca, è stato insignito del titolo di merito e di socio onorario dalla Accademia del Pizzocchero di Teglio, sodalizio nato otto anni fa per difendere ed esaltare il piatto tipico valtellinese. Un premio che Al Faro hanno meritato e certamente gradito, perché da sempre qui si possono gustare degli ottimi pizzoccheri alla valtellinese preparati con la ricetta Doc.

Merito di Caterina Moraschinelli, originaria dell’Aprica e moglie del titolare del ristorante-pizzeria Al Faro, il dalminese Celeste Passera. Dopo aver gestito un albergo all’Aprica, i coniugi Passera hanno ritirato nel 2001 la gestione di Al Faro (in via Bernareggi, a Brembo di Dalmine) portandolo a livelli decisamente buoni e inserendo nel menù alcuni piatti tipici della Valtellina.

Per verificare che la ricetta dei pizzoccheri realizzati a Dalmine sia davvero quella tradizionale, i responsabili della Accademia di Teglio, con in testa il presidente Rezio Donchi con i vicepresidenti Luciano Giacomo Andreoli e Gianfranco Avella, hanno partecipato a una “serata valtellinese” organizzata nel ristorante.

Alla fine hanno deciso di assegnare il riconoscimento con pieno merito. Nella gestione di Al Faro sono ben inseriti anche i due figli dei coniugi Passera, Alessandra regina della sala e Luca ottimo pizzaiolo. «Molti credono – precisa Caterina Moraschinelli – che per la ricetta dei pizzoccheri bisogna usare il formaggio Bitto. Non è vero. Il formaggio per i pizzoccheri è il Valtellina Casera Dop.

Questi gli ingredienti e le dosi per quattro persone: 400 grammi di farina di grano saraceno, 100 grammi di farina bianca, 200 grammi di burro, 250 grammi di formaggio Valtellina Casera Dop, 150 grammi di formaggio grana da grattugia, 200 grammi di verze, 250 grammi di patate, uno spicchio di aglio, pepe. Nient’altro».

Roberto Vitali

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