I vini Caminella
e i piatti di Coria



Senza strombazzamenti pubblicitari, la Cantina La Caminella di Cenate Sotto produce da una 25 anni vini di qualità sempre più apprezzati dagli intenditori. Parliamo di una cantina di medie dimensioni (solo 6 ettari di vigneto sulle colline della Val Cavallina, produzione totale ad ogni vendemmia di 40-50 mila bottiglie, suddivise in sette etichette) che ha scelto per promuoversi l'assaggio diretto da parte del consumatore. Simonetta Ferrario (che insieme a Matteo Tivelli divide la responsabilità della gestione diretta di questa azienda vitivinicola che fa capo alla famiglia Bosatelli) è infatti molto convincente quando illustra tecniche di vigneto e di cantina e descrive le sensazioni nel bicchiere.

E' successo nel  corso di una cena all'Antico Ristorante del Moro, nel centro di Bergamo. Quattro vini della Caminella sono stati abbinati a quattro piatti studiati per la circostanza dallo chef  Federico Chicco Coria, docente della Accademia del Gusto Ascom a Osio Sotto e componente della Nazionale Cuochi.  Il “Verde Luna” (Chardonnay in purezza), per cominciare, è stato abbinato a “Capasanta all'olio extravergine con baccalà mantecato su passata di topinambur”. Un ottimo inizio.

Il Ripa di Luna rosso 2009 (55% Merlot e 45% Cabernet Sauvignon, praticamente un Valcalepio Rosso doc) ha trovato esaltazione non  piena nell'abbinamento ai delicati “ravioli tipieni con carciofi e menta al burro di malga e pecorino”. Ottimi i ravioli, ottimo il vino, che però sovrastava la delicatezza del raviolo. Per il Luna Rossa 2008 (fiore all'occhiello dell'azienda, da uve selezionate di Merlot, Cabernet Sauvignon e Pinot Nero appassite in fruttaio, affinamento in barriques e poi in bottiglia), lo chef Coria ha scelto una succulenta “anatra in confit al profumo di agrumi e purea di patate”. L'effluvio del vino è stato così convincente da prevedere per questo nettare un ulteriore positivo invecchiamento. Infine, con il vino da dessert “Goccio di sole” (un vero e proprio Moscato di Scanzo al 100 per 100), ecco un “dolce morbido al Moscato con salsa di uvetta passita, vaniglia e nocciole”.

Commensali molto attenti alle spiegazioni fornite da Coria per la parte culinaria  e da Simonetta Ferrario per la parte enologica. Una serata decisamente positiva, che ha confermato il buon livello raggiunto dai vini “Caminella”, entrati nelle “Carte” di diversi ristoranti di prestigio della Lombardia. Si è concluso con l'invito agli enoappassionati per una visita alla Cantina di Cenate Sotto, interamente interrata nella roccia denominata “Sass de luna”, cui si accede attraverso uno scalone profondo 14 metri.

Roberto Vitali

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