Slow Food: mille
chili di Parmigiano

Ci saranno ancora due appuntamenti in luglio, ma il grosso dell'attività, prima della pausa estiva, per il gruppo Slow Food Valli Orobiche, fiduciario l'architetto Silvio Magni, si è conclusa con la Festa del Solstizio d'estate al ristorante Fatùr di Cisano Bergamasco, titolari Pierangelo e Bruna Comi con i figli.

Momento di festa per fare il punto sull'attività svolta, con in primo piano la prenotazione di mille chilogrammi di Parmigiano Reggiano, in parte fresco e in parte stagionato, come aiuto del sodalizio guidato da Magni ad una azienda casearia terremotata.

Su indicazione di Massimo Truzzi, fiduciario Slow Food Basso Mantovano, è stata indicata la società cooperativa Latteria Vò di Pegognaga, i cui capannoni di stagionatura sono crollati. E' quindi partita una sottoscrizione tra soci e non soci e si è raggiunta la prenotazione di un migliaio di chilogrammi di Parmigiano Reggiano  che nei prossimi giorni arriveranno a Bergamo in confezioni sottovuoto da un chilogrammo.

Altra importante iniziativa sono le lezioni di educazione alimentare ed ambientale tenute nelle scuole alberghiere di San Pellegrino Terme e di Clusone. La risposta di docenti e alunni è stata incoraggiante e sicuramente l'iniziativa sarà ripetuta nel prossimo anno scolastico, grazie anche alla disponibilità di alcuni chef bergamaschi.

Sempre sulla scia del programma di valorizzazione e difesa delle produzione agricole locali (ricordiamo che Slow Food ha attivamente avviato i Presìdi per lo stracchino all'antica delle Valli Orobiche e per l'Agrì di Valtorta), giovedì 5 luglio, ore 19,30, incontro all'Ostello delle Tre Corone di Trescore Balneario per conoscere le birre del Birrificio Valcavallina, che tanti riconoscimenti ha ottenuto sulla Guida delle Birre d'Italia edita la Slow Food.

Ultimo appuntamento sarà l'11 luglio a San Pellegrino nella sede del Birrificio Via Priula per l'assaggio delle birre in abbinamento ai formaggi dei Presìdi Slow Food.

La festa del Solstizio d'Estate al Fatùr di Cisano Bergamasco è stata allietata da un menù primaverile che negli antipasti ha visto prevalere freschi pomodori serviti in varie soluzioni scaturite dalla professionalità di Patrizio Comi, cui sono seguite appetitose lasagnole di verdure gratinate, quindi una tasca di vitello con verdure in agrodolce.

Infine la Dolceria del Fatùr, gestita da Matteo Comi, ha servito “una fresca dolcezza di albicocche bergamasche”. Il vino in abbinamento è stato uno Chardonnay in purezza dell'azienda La Costa di Montevecchia (Lc): anche in questo caso – come ha spiegato Lorenzo Berlendis della segreteria lombarda e nazionale di Slow Food - la scelta è caduta su piccole aziende del territorio che meritano di essere sostenute per conservare l'attività agricola e il verde dell'ambiente naturale.

R.V.

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