Il Moscato di Scanzo
seduce anche i cinesi

Dopo aver sedotto gli zar di Russia già nel Settecento, il Moscato di Scanzo Docg arriva per la prima volta a superare anche la Muraglia cinese. E subito arrivano riconoscimenti molto promettenti e nuove possibilità di export.

Dopo aver sedotto gli zar di Russia già nel Settecento, il Moscato di Scanzo Docg arriva per la prima volta a superare anche la Muraglia cinese. E subito arrivano riconoscimenti molto promettenti e nuove possibilità di export. 

È successo in occasione dell'Ibec-International Beverage Exposition and Competition, una fiera (praticamente un piccolo Vinitaly) che si è svolta dal 28 al 31 agosto a Shenzhen, città di oltre 3 milioni di abitanti non lontana dall'ex colonia inglese di Hong Kong.

Più di 400 gli espositori provenienti in particolare da Francia, Spagna, Italia, Australia e Stati Uniti. A rappresentare l'enologia bergamasca un solo vino, il Moscato di Scanzo Docg, e una sola firma, l'azienda De Toma, fondata nel 1894.

Dice Giacomo De Toma, 49 anni, di professione pilota di linea della Livingstone, rappresentante della terza generazione dell'azienda vinicola di famiglia:«Sono stato invitato a questa fiera per vie un po' strane, attraverso alcune conoscenze che avevo negli Usa, dove il mio vino era stato presentato a Las Vegas a una convention di senatori americani. A invitarmi alla fiera in Cina è stato il direttore dell'Istituto del Vino della Central Washington University. Siccome nell'ambito della fiera c'era anche il concorso enologico, il mio Moscato annata 2009 ha portato a casa due premi: la medaglia d'oro e il diploma di "Best of show", il migliore della manifestazione. Una grande soddisfazione, certo, ma soprattutto la possibilità concreta di aprire una nuova importante via di esportazione».

La serata conclusiva della fiera ha coinciso con la cerimonia di consegna degli attestati ai vincitori del concorso enologico. Circa 400 persone (importatori, ristoratori, enotecari, giornalisti) hanno partecipato alla cena organizzata nell'hotel Sheraton: ultimo vino servito il Moscato di Scanzo De Toma, che ha riscosso un generale consenso anche da parte di personalità arrivate da Hong Kong, come il presidente della Camera di Commercio Henry Heyaokang.

«Ma la cosa più importante - afferma De Toma - è la richiesta esplicita che mi è stata fatta da un importatore, al quale il mio vino interessa in modo particolare. Lo vuole piazzare nei club più esclusivi di Shanghai, il centro finanziario e commerciale più importante della Repubblica Popolare Cinese. Del resto, il nostro vino è unico al mondo e a Scanzo, tra tutti i produttori, ne facciamo pochissimo, poco più di 60 mila bottiglie. È quindi giusto che lo consideriamo una chicca per estimatori e che venga venduto al giusto prezzo, anche in relazione alla paziente lavorazione che richiede».

Roberto Vitali

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