Al «Galletto d'oro»
pizza superstar

La miglior pizza napoletana? Si può ben dire che parla bergamasco. Un riconoscimento a livello mondiale, niente meno che dall'ente certificatore della pizza napoletana a regola d'arte, incorona tra i migliori pizzaioli al mondo Luigi Esposito Iorio.

La miglior pizza napoletana? Si può ben dire che, almeno un po', parla bergamasco. Un riconoscimento a livello mondiale, niente meno che dall'ente certificatore della pizza napoletana a regola d'arte, lo testimonia e incorona tra i migliori pizzaioli al mondo Luigi Esposito Iorio, fondatore dei ristoranti «Al Galletto d'oro» di Mozzo e «Al Galletto d'oro 2» di Martinengo (diventato ormai la sua sede quotidiana).

Esposito, tra l'altro, con questo prestigioso riconoscimento ha festeggiato anche il quarto di secolo di carriera in Bergamasca. L'«Accademia della Pizza a regola d'arte» gli ha infatti attribuito il «Cornicione d'oro» per la migliore professionalità, un premio che riconosce di fatto a livello mondiale (ne vengono assegnati pochissimi ogni anno) la pizza napoletana di qualità. «Ci è stato assegnato a dicembre – spiega Esposito mostrando orgoglioso la targa in cui, a firma del presidente dell'Accademia Vincenzo Varlese, si attesta il riconoscimento –. Ne vengono dati cinquanta a livello mondiale, ai migliori pizzaioli».

È solo l'ultimo dei risultati ottenuti in 25 anni di attività, di fatica, di impegno e di successi: così tanti che all'originario ristorante, quello di Mozzo, Esposito ha affiancato anche il secondo, quello di Martinengo, grazie all'aiuto e al supporto di tutta la famiglia. Tra i numerosi premi, solo per citarne uno, c'è quello di «miglior pizza d'Italia» che l'Academy Pizza Show ha attribuito alla sua pizza «Bergamasca», una super golosità a base di polentina morbida, funghi porcini, taleggio e cotechino.

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