Col Mais Spinato
la Comunità del Cibo

Lo Spinato di Gandino continua a crescere: nei campi, sulla tavola e non solo. Il progetto di valorizzazione dell'antica varietà bergamasca di mais vede aprirsi nuovi orizzonti ed è pronto a celebrare domenica 10 marzo la nascita della «Comunità del Cibo».

Lo Spinato di Gandino continua a crescere: nei campi, sulla tavola e non solo. Il progetto di valorizzazione dell'antica varietà bergamasca di mais vede aprirsi nuovi orizzonti ed è pronto a celebrare domenica 10 marzo (in coincidenza con la storica Fiera di San Giuseppe che animerà il centro storico di Gandino) la nascita della «Comunità del Cibo», creata nell'ambito dell'attività di Slow Food Lombardia e della Condotta Slow Food Valli Bergamasche.

«In pochi anni – ha spiegato Antonio Rottigni, presidente della commissione di tutela, durante la conferenza stampa di presentazione a Gandino – il progetto è arrivato a livelli di assoluta eccellenza, coniugando coltura & cultura. Lo Spinato è per molti standard di riferimento ed è traino importante per la promozione del paese. C'è stata la recente consacrazione al Salone Internazionale del Gusto di Torino, ma soprattutto è nata una filiera di prodotti e operatori che danno valenza commerciale ed economica al lavoro di questi anni».

«L'allineamento di tre pianeti fondamentali – ha sottolineato Rottigni – come Pro Loco Gandino, Distretto commerciale de “Le Cinque Terre della Val Gandino” e Promoserio IAT Val Seriana ha prodotto congiunzioni astrali decisive per un prodotto fortemente connotato dalla propria territorialità, unica e irripetibile».

Silvio Magni, delegato della Condotta Slow Food Valli Bergamasche, ha presentato il progetto «Uomini di mais» e il senso di una Comunità del Cibo, tesa a valorizzare e salvaguardare un prodotto tipico del territorio. «In Lombardia – ha spiegato Magni - sono presenti colture di mais di antica varietà la cui riscoperta e il cui rilancio offrono una chance per la riqualificazione del territorio. La selezione-produzione-riproduzione di questi mais vitrei è ripresa per rispondere ad una rinata attenzione per il cibo buono e locale. In questo senso il Mais Spinato è un esempio che Slow Food volentieri sostiene».

Nel corso della conferenza stampa Alessandra Visini di Promoserio-IAT Val Seriana, ha illustrato il progetto Sapori Seriani che promuove con un unico brand le tipicità della Valle, mentre l'assessore all'agricoltura della Comunità Montana ha presentato le opportunità che l'agricoltura di montagna può cogliere «unico settore in controtendenza rispetto alla crisi».

Presentata anche una nuova monografia dedicata alla Val Gandino e al Mais Spinato di Gandino, con un ampio spazio dedicato alle proposte gastronomiche nate in questi anni: dai frollini di mais alla Spinata (la «sfida» gandinese alla pizza), dall'immancabile polenta, a gnocchi, ravioli, «perle», torte e addirittura il gelato.

Fiore all'occhiello per i gandinesi sarà la partecipazione dal 17 al 19 marzo a Venezia al congresso di alta cucina «Gusto in scena» organizzato dall'enogastronomo Marcello Coronini. Per l'occasione Gian Nicola Colucci, executive chef del prestigioso Hotel Danieli di Venezia, presenterà alcune ricette a base di Mais Spinato di Gandino, pubblicate sul volume con ampia descrizione. «È un regalo che facciamo a quanti apprezzano lo Spinato – ha sottolineato Rottigni – un ulteriore biglietto da visita di cui siamo assolutamente orgogliosi».

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