Baretto di San Vigilio, a tavola
con l’artista che dipinge dal vivo

Il Baretto di San Vigilio è un locale ormai storico per la città di Bergamo. Dal 1965 la famiglia Acquaroli lo gestisce ininterrottamente. È considerato, dai bergamaschi e non, il locale più romantico della città, per la sua posizione panoramica, sul colle di San Vigilio, dove arriva il secondo tratto della funicolare.

Sono tanti i motivi che attirano qui buongustai locali e turisti stranieri: la terrazza con vista mozzafiato, la cucina che offre piatti classici (come i casonsèi al burro della Orobie e formai de mut) ma anche di ricerca come la «millefoglie di soffice di bufala e acciughe del Cantabrico» o la «catalana di gamberi e polpo cotto a bassa temperatura e poi arrosto», il classico e famoso tiramisù del Baretto che non delude mai. Completa il tutto una carta dei vini di tutto rispetto. Che dire, l’emozione del Baretto di San Vigilio vale il viaggio.

Ma Beppe Acquaroli, patron del Baretto, vuole sempre fare di più per i suoi ospiti. Ha ideato un evento che unisse l’arte del buon cibo e del buon bere con l’arte della pittura: con l’arrivo della primavera ecco la mostra personale del pittore americano Tony Green. Una esposizione atipica per questo artista che vive attualmente a Venezia e dipinge indifferentemente scene di New Orleans e del lago d’Iseo, oltre a emozionanti figure femminili. In questi giorni è facile trovarlo al ristorante con il suo cavalletto, pennelli e colori, indaffarato a dipingere. «Non volevo una classica mostra di quadri - spiega Beppe Acquaroli - ma un concetto nuovo di evento: regalare agli ospiti la pittura dal vivo, come si fa con la musica, l’artista tra i tavoli, il profumo dei colori che si mischia agli aromi dei piatti e dei famosi dolci del Baretto».

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