Biava unico lombardo
che merita il Tastevin Ais

Nuovo progetto editoriale, nuova «filosofia», nuovi contenuti: la guida «Vitae», fin da questa sua prima edizione, cambia profondamente il modo di raccontare l’Italia del vino.

La nuova guida 2015 firmata Ais-Associazione Italiana Sommelier per la prima volta valorizza le straordinarie competenze interne dell’associazione, facendo narrare ai soci i territori vitivinicoli della Penisola. Oltre 900 esperti degustatori mobilitati hanno svolto un lavoro capillare su 28mila etichette per arrivare a selezionare circa 10mila vini di 2mila cantine.

Il riconoscimento più importante della guida, le «4 viti», è stato assegnato a 439 etichette in totale, mentre sono 25 i vini premiati con il «Tastevin», quali modelli di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona, o che hanno strappato all’oblio e riportato all’attenzione del settore vitigni dimenticati.

In Lombardia una sola azienda è stata premiata con il Tastevin ed è bergamasca: è l’azienda Biava di Scanzorosciate, nota per il suo Moscato di Scanzo e altri vini di grande qualità. È il Moscato di Scanzo 2011 a meritare il massimo dei punteggi: le «4 viti» e il Tastevin. Tre Viti ha meritato il Moscato Giallo 2011 e due Viti il Guelfo (Merlot+Cabernet Franc).

Nelle 2.160 pagine della Guida emergono i profili delle grandi case vitivinicole della Penisola, accanto a quelli di tantissimi piccoli produttori che colorano questo appassionante quadro nazionale. Trovano un loro giusto spazio persino alcune commoventi microrealtà da poche centinaia di bottiglie l’anno, testimonianza di una ricchezza, di una complessità pulsante e inestimabile.

Vitae dedica ampio spazio alle piccole aziende: non in un’ottica prettamente ed esclusivamente qualitativa, che sarebbe limitante, ma guardando cosa c’è dietro a una bottiglia, valutandone il peso anche sociale, sul territorio. Si collega proprio a questa logica, volta a valorizzare le aziende e le bottiglie capaci di esaltare un territorio, di vivificarlo, l’ultima novità - forse la più affascinante - di Vitae. Le «viti», da una a quattro, che compongono graficamente un piccolo filare, premiano la qualità intrinseca delle singole etichette.

Oltre a queste, la Guida assegna anche i «Tastevin», inediti riconoscimenti attribuiti a vini che si pongono quali modelli di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona, o che hanno strappato all’oblio e riportato all’attenzione del settore vitigni dimenticati, risvegliando l’interesse di altri produttori. Insomma, le «avanguardie di vigna»: quest’anno sono 25, e diventeranno un appuntamento fisso, annuale. Un premio meritato, destinato a chi ha meglio saputo custodire e magari rilanciare l’Italia del vino.

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