La pasta, che grande classico
Irrinunciabile per il 63% dei giovani

Altro che piatti da Masterchef, ai millennials piacciono i «mappazzoni» come pasta al forno e carbonara.

Lo dice la ricerca «Giovani e pasta: ritorno al futuro» realizzata da Doxa per l’Associazione delle Industrie del dolce e della pasta italiane su un campione di 1000 ragazzi tra i 15 e i 35 anni. Per il 63% dei giovani la pasta è al primo posto tra i tre cibi irrinunciabili, seguita da frutta e verdura (45%) e dal pane (32%). Una generazione «analcolica» che, invece, direbbe no senza problemi al vino (50%) e alla birra (47%). Ma che rinuncerebbe senza soffrire anche ai legumi (30%).

«È la riconferma che la pasta è il cibo più amato, a tutte le età - afferma Riccardo Felicetti, presidente dei pastai italiani - E pensare che qualcuno aveva ipotizzato un allontanamento di questa generazione da penne e spaghetti, magari per rincorrere suggestioni più esotiche e globali delle cosiddette «cucine del mondo». Niente di più falso. I giovani italiani la mangiano, la postano su Facebook, la commentano su Twitter, la fotografano e ne parlano fra loro». Tra le ricette preferite dai giovani trionfano le lasagne e la pasta al forno in genere (22%), la carbonara (18%), gli spaghetti alle vongole (12%), la classica pomodoro e basilico (12%) e le tagliatelle al ragù (11%).

Otto ragazzi su dieci mangiano pasta praticamente tutti i giorni e 1 su 5, soprattutto i maschi di 15/20 anni del Sud e delle Isole, fa spesso il bis, a pranzo e a cena. La porzione media sfiora i 100 grammi, ma quasi la metà del campione ne mangia un po’ di più, arrivando anche a 120. Le porzioni più abbondanti sono quelle dei ragazzi di 21/29 anni del Nord Ovest. Se una particolare ricetta di pasta è il piatto che al 55% del campione ricorda la mamma, oltre 1 giovane su 3 (37%) si prepara il primo da solo.

La percentuale è più alta tra gli over 30 (48%), ma anche il 29% dei giovani di 15-20 anni è in grado di mettersi ai fornelli. Magari per un semplice spaghetto pomodoro e basilico, che per il 42% sarà la pasta del futuro.

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