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Domenica 02 Giugno 2013
Una fiorentina costa più di un collier
Poveri i nostri gioiellieri...
di Giorgio Gandola
Organizziamo subito una colletta per i gioiellieri (1.400 euro al mese), per i parrucchieri (1.100), per i rivenditori di giocattoli (816 euro). E speriamo che i nostri figli non vogliano aprire un negozio di abbigliamento o un salone di bellezza.
Organizziamo subito una colletta per i gioiellieri (1.400 euro al mese), per i parrucchieri (1.100), per i rivenditori di giocattoli (816 euro). E speriamo che i nostri figli non vogliano aprire un negozio di abbigliamento o un salone di bellezza: i due rami commerciali navigano sotto la soglia di povertà con rispettivamente 600 e 540 euro al mese di incasso lordo. I numeri sono reali, derivano dalle dichiarazioni dei redditi 2012 relative all'anno 2011e sono stati presentati dal ministero dell'Economia.
I numeri sono reali, il resto non si sa. Ragionare sulle medie è sempre aleatorio, ma gli studi di settore questo dicono in un paese in perenne conflitto con se stesso e con il Fisco. Stando a questa fotografia i dipendenti pubblici, che in media dichiarano 20 mila euro all'anno (1.660 al mese), sono piú ricchi dei gioiellieri del centro, degli albergatori, dei ristoratori. Per non parlare dei macellai che arrivano faticosamente a 1.400 euro. Come si suol dire: «Signora mia, oggi una fiorentina costa più di un collier». La realtà virtuale delle statistiche ci dice che è drammaticamente vero. A stupire in assoluto sono gli istituti di bellezza. Massaggi shiatzu, passeggiate sulle pietre calde, impacchi di cioccolato fondente; spuntano come funghi, ma chi li apre dev'essere dedito all'autolesionismo. Tutto per il nostro relax e per la miseria di 7.200 euro l'anno, un terzo meno di ciò che dichiara, per esempio, un imbianchino. Anche questa è l'Italia della crisi. Bando alle chiacchiere, adesso vado a comprare una camicia. Non vorrei mai che il povero negoziante (abbigliamento, 6.500 euro lordi l'anno, 540 al mese) morisse di fame.
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