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Venerdì 12 Luglio 2013
La strage di Biscari. Dimenticata
70 anni dopo si apre l'inchiesta
di Giorgio Gandola
Di quell'epopea secondaria della seconda guerra mondiale che fu lo sbarco degli americani in Sicilia (niente a confronto con quello in Normandia) sembrava dovesse rimanere soltanto una fotografia. Quella di Robert Capa.
Di quell'epopea secondaria della seconda guerra mondiale che fu lo sbarco degli americani in Sicilia (niente a confronto con quello in Normandia) sembrava dovesse rimanere soltanto una fotografia. Quella di Robert Capa che immortala un contadino siculo in piedi mentre indica la strada per Palermo con una pertica a un marine americano inginocchiato. Dettaglio geniale: il marine inginocchiato è alto come il contadino in piedi. Della serie: gli omogeneizzati vincono la guerra. E invece no.
Settant'anni dopo lo sbarco a Gela e la risalita dell'esercito del generale Patton, tre libri riportano alla luce le vicende oscure e significative della strage di Biscari, in cui 73 soldati italiani che si erano arresi furono uccisi a sangue freddo o fucilati alla schiena senza processo.
L'autore materiale della mattanza, il sergente Horace West, fu portato davanti alla corte marziale e condannato all'ergastolo, ma non fece un giorno di prigione. George Smith Patton, che in quei giorni impartì ai suoi l'ordine di non fare prigionieri (« Se si arrendono non badare alle mani alzate, mira tra la terza e la quarta costola, poi spara. voglio una divisione di killer perchè i killer sono immortali»), fu consegnato alla storia come un duro ma leale uomo di guerra.
Sulla vicenda, in questi giorni la procura militare di Napoli - con 70 anni di ritardo e dunque fuori tempo massimo - ha aperto un'inchiesta per strage. Due conferme: da sempre i vincitori scrivono la storia. E qualche volta i giudici provano a riscriverla.
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