Il legale in questione, l’avvocato Massimiliano Manganiello, aveva spiegato il punto della situazione durante la partecipata assemblea promossa da Il Mosaico nella serata di venerdì scorso presso l’auditorium del Centro risorse di Valtesse. «Il ricorso al Tar – dice Manganiello – è stato solo il primo passo per tutelarci contro un progetto che riteniamo non vada messo in opera. Puntiamo però anche sul fatto che l’amministrazione comunale valuti attentamente le osservazioni che presenteremo: queste daranno al Comune, secondo noi, la possibilità di rivedere quanto pensato sinora». Tra i diversi motivi chiamati in causa per un cambio di rotta, Manganiello parla proprio della Vas.
«La normativa regionale – spiega il legale – da facoltà alle amministrazioni di escludere la Vas davanti ad aree di non rilevanti dimensioni. Ma noi contestiamo all’amministrazione comunale il fatto di aver usato questo potere discrezionale in modo non corretto. Il Comune ha considerato solo l’area Sace e non anche il campo Utili (anch’esso interessato all’operazione: insieme le due aree si estendono su 80 mila metri quadri). Stando così le cose pensiamo che non si possa qualificarla, come invece il Comune ha fatto, un’area di piccole dimensioni. Anche perché, quando si superano i 100 mila metri quadri (ed in questo caso non siamo molto distanti) scatta l’obbligatorietà di fare la valutazione di impatto ambientale, un’analisi estremamente rigorosa».
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