Usa 2008: Money money, finanziamenti record lanciano Obama

Usa 2008: Money money, finanziamenti record lanciano Obama Più ricco di McCain, può spendere anche in roccaforti rosse

New York, 23 ott. (Apcom) - Barack Obama, il candidatodemocratico alla Casa Bianca, si può concedere il lusso di fareun comizio a Indianapolis, a meno di due settimane dal giorno delvoto. L'Indiana è una delle roccaforti repubblicane piùinespugnabili: non è caduta neppure con Bill Clinton, haresistito all'assalto di Jimmy Carter, l'ultima volta che undemocratico vinse nello Stato fu nel 1964 con Lyndon Johnson,l'anno dopo l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Obama hainoltre inondato lo Stato di spot elettorali: negli ultimi tremesi ha speso almeno 65 milioni di dollari in spazi pubblicitari,circa il triplo rispetto all'avversario repubblicano John McCaine ha destinato 7,6 milioni di dollari per organizzare la campagnaelettorale sul territorio nei cosiddetti swing states, iconfronti nei quali il risultato è incerto, molti dei quali sonoex stati rossi, il colore dei repubblicani.Le risorse per la campagna elettorale sono una delle chiavi dilettura della campagna elettorale e una delle grandi differenzetra i due candidati. Obama è il primo candidato a rinunciare alcontributo da circa 80 milioni di dollari messo a disposizionedei candidati dal governo federale. Ha scelto di contare solo suifinanziamenti privati dei suoi sostenitori. Il vantaggio sta nelfatto che ne ha a milioni, di sostenitori; lo svantaggio perMcCain sta nelle regole del gioco, che impediscono a un candidatodi ricevere finanziamenti privati dal momento in cui comincia aspendere quelli pubblici, ovvero il giorno della nomination.Obama ha raccolto una cifra record nel mese di settembre, 150,7milioni di dollari, spendendone 87,5 milioni. Questo significache ha cominciato il mese di ottobre con 133 milioni di dollariin banca, contro i 47 milioni di dollari a disposizione del suoavversario. Lo svantaggio di McCain è bilanciato dai fondi nellecasse del suo partito, ma anche tenendo questi in considerazionei democratici e Obama hanno iniziato il rush di ottobre invantaggio: 164 milioni di dollari contro 132 milioni deirepubblicani. Obama può inoltre continuare a raccoglierli.Gli effetti sulla mappa elettorale sono significativi: perrisparmiare McCain ha ridotto o azzerato gli investimenti inalcuni Stati che fino a un mese fa sembravano a portata di manoper i repubblicani: il Michigan, il Wisconsin, il New Hampshire eda questa settimana anche il Colorado e il New Mexico. Di più: èstato costretto a spendere in spot e attività sul territorio perdifendere Stati per tradizione repubblicani come la NorthCarolina o il North Dakota. In conseguenza di questo ha finitoper avere meno risorse per le battaglie decisive, quelle per laFlorida e l'Ohio, per la Virginia e la Pennsylvania, che sembranoessere ormai fuori portata.La boccata d'ossigeno per McCain è rappresentata dalle casse delpartito repubblicano, che può continuare a raccogliere e spenderefondi per sostenere il proprio candidato. Ma la campagnaelettorale ha alcuni vincoli: gli spot del partito possonoinsistere su particolari temi, come il terrorismo o le tasse, manon possono attaccare direttamente il candidato democratico, népromuovere in maniera esplicita McCain.Obama ha giustificato la decisione di rinunciare ai fondipubblici in virtù dell'immensa partecipazione popolare alla suacampagna elettorale. La spiegazione è d'obbligo perché negliStati Uniti non è un buon biglietto da visita affidarsi aifinanziamenti privati e rinunciare al denaro pubblico, unapresunta garanzia dall'influenza di interessi forti.Tuttavia il fiume di dollari di Obama è solo in parte ricavatoda piccole donazioni, di 50 o 100 dollari. I circa 600 milioni didollari raccolti fino a questo momento sono in buona partedonazioni da decine di migliaia di dollari fatte attraversocomitati di raccolta fondi. La legge impone che una persona nonpossa finanziare un candidato con più di 2300 dollari, e ilpartito con più di 28.500. Ma nulla vieta che organizzazioni adhoc coordinino la raccolta di fondi in maniera autonoma,utilizzandoli per spot e propaganda in vista del voto.Il Washington Post, dati alla mano, ha sfatato un mito: solo unterzo di quei 600 milioni di dollari a disposizione di Obama èstato raccolto via Internet. Fece meglio di lui il repubblicanoGeorge W. Bush nel 2004, con una differenza: i finanziatori diObama sono 3,1 milioni, quelli di Bush erano circa due milioni.Ai finanziamenti 'ufficiali' a disposizione di un candidato o diun partito, ci sono movimenti formalmente indipendenti maattivamente impegnati nella sua elezione. Alcuni sono gruppistorici, come moveon.org, quello del miliardario George Soros,altri sono creati ad hoc da collaboratori più o meno stretti diun candidato.Il nome di Obama non compare nel logo ma "Committee for Change",non fa segreti sulla causa che intende perseguire con i fondi cheraccoglie. Fondi, vale la pena di notarlo, che non sono soggettiad alcun limite: un sostenitore può andare ben al di sopra dei2300 dollari del limite previsto dalla comitato federale chesorveglia sulla regolarità del voto. E anzi: i ricchifinanziatori che hanno contribuito con 2300 dollari alla campagnadi Obama e con 28.500 al partito, possano investirne decine dimigliaia in più nelle attività dei comitati esterni alla campagna.Queste organizzazioni di super finanziatori sono state createovviamente per sostenere entrambi i candidati. Il "Victory Fund"di McCain, ad esempio, offre la possibilità di finanziare lacampagna del candidato repubblicano con 70.000 dollari a testa. Ifinanziamenti vengono quindi distribuiti per finanziare campagnenazionali e locali, coprire costi per spese legali o contabilidella campagna elettorale.

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