Usa 2008/ Pennsylvania, McCain: rimarrete di stucco, vincerò

Usa 2008/ Pennsylvania, McCain: rimarrete di stucco, vincerò I sondaggi danno Obama in netto vantaggio: +15% secondo Pew

New York, 28 ott. (Apcom) - A sette giorni dal voto presidenzialeamericano, la Pennsylvania è l'epicentro della campagnaelettorale. I due candidati alla presidenza, il repubblicano JohnMcCain e il democratico Barack Obama, sono entrambi nello Stato.Non è una sorpresa: lo Stato di Filadelfia è uno dei piùimportanti per la vittoria finale ed è per tradizione uno 'swingstate', ovvero un confronto aperto per i candidati di enrambi ipartiti. Quest'anno tuttavia, a dar retta ai sondaggi, non c'èpartita: l'ultima rilevazione di Pew, resa nota oggi, vede Obamain testa di 15 punti con il 53% dei consensi contro il 38% diMcCain, stabile rispetto a una settimana fa, quando il distaccoera di 14 punti.McCain ha parlato a Hershey, e ha promesso che "gli addetti ailavori resteranno di stucco", perché la settimana prossima"vinceremo noi".Obama ha invece tenuto un comizio sotto la pioggia a Chester,con un appello ad andare a votare, la settimana prossima, anchese fa freddo, anche se nevica. "Non possiamo permetterci dirallentare, di sederci, di non far nulla neppure per un giorno,per un minuto, o per un secondo in questa settimana. La posta ingioco è troppo alta".Il candidato repubblicano e la sua vice tenteranno il tutto pertutto nello Stato, convinti di potere ribaltare un risultato chesembra già deciso. E' un salto nel vuoto che dà il senso delledifficoltà della campagna elettorale repubblicana. Anche seMcCain riuscisse a tenere negli Stati incerti vinti da George W.Bush quattro anni fa come Virginia, Ohio e Florida, comunqueavrebbe bisogno di strappare un grande Stato ai democratici persperare di vincere.Seppure il vantaggio democratico sia notevole, McCain spera diincidere nella zona di Scranton, al confine con lo Stato di NewYork e in quella di Pittsburgh.La strada è in salita, tuttavia, e non solo per colpa di Obama:McCain deve fare i conti con le voci di una rivolta interna nellasua squadra, un ammutinamento capitanato da Palin. Nel suocomizio ha liquidato la vicenda con una battuta "quando due canisciolti come noi uniscono le forze, non possono andare d'accordosu tutto, ma si divertono un sacco".Palin aveva ignorato gli ordini di scuderia durante i comizi eparlando ai reporter. Ha apertamente criticato la gestione dellacampagna elettorale da parte dello staff di McCain. La rispostadel clan McCain è stata secca: Palin "si comporta da diva", cura"i suoi interessi, non quelli della campagna" e "la sua ignoranzasu alcune questioni cruciali è clamorosa". Sono commentiraccolti, seppure in forma anonima, dall'emittente americana Cnnieri. Fonti vicine a McCain lamentano ripetuti 'incidenti' neiquali Palin non segue il copione e si chiedono se "siano voluti".Karl Rove, l'architetto delle vittorie repubblicane degli ultimidieci hanno ha commentato in maniera laconica: questi sono isegnali di una squadra che si prepara alla sconfitta.

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