Il «premio «facce di bronzo»

di Gianlorenzo Barollo
Accade sul pianeta facebook. Un amico illustratore con un libro in uscita si vede recapitare un messaggio da una webzine (rivista amatoriale su internet) che in sintesi gli chiede di inviare - a breve - un articolo di presentazione del suo lavoro e pure le immagini in buona risoluzione.

di Gianlorenzo Barollo

Accade sul pianeta facebook. Un amico illustratore con un libro in uscita si vede recapitare un messaggio da una webzine (rivista amatoriale su internet) che in sintesi gli chiede di inviare - a breve - un articolo di presentazione del suo lavoro e pure le immagini in buona risoluzione. Quando l'amico si riprende dallo stupore non può che lanciare la candidatura dei suddetti al premio «faccia di bronzo».

A parte la poco felice richiesta di autopresentarsi - neppure lo sforzo di formulare tre domandine standard -, l'idea di chiedere immagini in formato stampabile a chi vive del frutto della propria fantasia e abilità equivale a una donazione senza prospettiva di ritorno economico. Un copia-incolla e in un batter d'occhio ti porti a casa il lavoro di mesi.
C'era un tempo in cui le fanzine (le riviste amatoriali) erano pubblicate su carta e le notizie si ricavavano dalla stampa specializzata estera, da radio e tv, dal tam tam degli appassionati. Potersi confrontare con autori - cinema, musica, letteratura, fumetto - era una rarità, soprattutto per chi stava in provincia, così ogni numero era una conquista di creatività con una robusta dose di invenzioni.

Oggi è facile documentarsi viaggiando sulle fornitissime autostrade digitali: prendo un po' di questo, un tanto di quello e si assembla tutto col fiocco. È anche possibile imbattersi nei protagonisti dei nostri interessi, twittare, chattare e con facebook si diventa addirittura «amici». Ma anche sul web un amico è un tesoro da rispettare, non un pollo da spennare.

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