Pochi, maledetti e subito

Francesco Anfossi
Pochi, maledetti e subito. Sulla riduzione del denaro contante proposta dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, Partito democratico e Polo della libertà sono separati in casa, anzi, nel governo.

Francesco Anfossi
Pochi, maledetti e subito. Sulla riduzione del denaro contante proposta dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, Partito democratico e Polo della libertà sono separati in casa, anzi, nel governo. Al Pdl non va giù che venga ridotto l'attuale limite (mille euro).

Il ministro degli Interni Angelino Alfano vorrebbe addirittura il contrario: «Occorre aumentare l'uso del contante e contrastare l'evasione fiscale - dice - consentendo di conservare scontrini e fatture e scaricare tutte le spese. In America funziona e funzionerebbe anche qui».

Da anni si parla di limitare l'uso di banconote, in modo da rendere i pagamenti quanto più tracciabili possibile. Bonifici, assegni, bancomat e carte di credito lasciano tracce dietro di sé, come Pollicino, dunque possono essere un antidoto al «nero» degli evasori fiscali.

Il vicepremier Alfano sostiene che la detrazione di scontrini e fatture sortirebbe lo stesso effetto ma non è così. Basta un accordo tra evasore e cliente per superare l'ostacolo (caro evasore, lei mi fa uno sconto maggiore della detrazione e io la pago in nero, così mi evita pure la scocciatura di conservare carte e scontrini).

E poi dove lo piglierebbe il governo il denaro per risarcire le detrazioni? Quanto agli Stati Uniti d'America, l'esempio è fuori luogo, perché da quelle parti, se non hai la carta di credito, ci paghi a malapena il caffè e il biglietto dell'autobus.

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