No ticket,no train

Se non hai il biglietto, in treno non viaggi. È l’insegnamento che arriva dal Massachusetts. Un breve viaggio da Lowell – città grande come Bergamo – a Boston ci ha fatto capire quanto sia semplice trovare una soluzione per sconfiggere i «portoghesi».

Perché chi non paga il biglietto danneggia tutti: una filosofia americana che si applica anche alle tasse (chi non le versa è un delinquente). Il viaggio di circa 45 chilometri è simile a un Bergamo-Milano: i convogli della Mbta Commuter Rail viaggiano ogni mezz’ora negli orari dei pendolari, ogni ora per il resto della giornata. Il costo per andata e ritorno è di 18,50 dollari, circa 16,50 euro (per un Bergamo-Milano e ritorno si pagano 11 euro). Tempo di percorrenza sempre uguale: circa 45 minuti. Va detto che la stazione di Lowell è bruttina e mal collocata, tanto da farci quasi rimpiangere quella di piazzale Marconi. Ma…

La biglietteria non c’è, perché il ticket si fa in treno (oppure online). A bordo si sale solo nella carrozza indicata dal capotreno. Quando un vagone è pieno se ne apre un altro. Non fai in tempo a sederti (i posti sono puliti) che arriva il bigliettaio. Paghi: poi il ticket lo devi esporre bene in vista per tutto il viaggio, fermandolo sotto apposite fascette sullo schienale del sedile di fronte. Due minuti dopo il bigliettaio è passata una guardia armata.

Pagare tutti porta un servizio migliore. L’inverno di quest’anno a Boston ha fatto registrare, in un mese, le nevicate più intense dal 1872 (115 centimetri); dall’inizio della stagione la somma delle nevicate tocca i 2 metri e 26. Serviva un treno speciale sciogli-neve per liberare le linee. Ne hanno comprati due. No ticket, no train.

© RIPRODUZIONE RISERVATA