Renzi risparmia. Sugli orli

La spending review che fatica a farsi largo nei Palazzi romani ha colpito, invece, la lunghezza dei pantaloni di Matteo Renzi. Venerdì il premier si è presentato all’incontro ufficiale con il presidente delle Filippine Benigno Aquino III con l’orlo cinque centimetri sopra la caviglia e il calzino colorato in bella vista.

Il tutto completato da una giacca slim, anzi super slim, come si usa oggi tra i giovani rampanti che poco si concilia con il fisico giù d’allenamento che sfoggia ultimamente. Le signore più attente hanno pure notato le scarpe non proprio lucidissime.

Un outfit audace, di una persona senza dubbio di carattere, finora riservato alle occasioni informali e più cool (come direbbero gli esperti), mai sfoggiato in un evento ufficiale come quello di due giorni fa che prevedeva anche la classica rassegna al picchetto d’onore.

Quello che ci rimandano le foto è un Renzi con un «effetto Pinocchietto» un po’ straniante e tutt’altro che autorevole, lontano anni luce dall’immagine frizzante che il presidente del Consiglio probabilmente voleva trasmettere. Il soggetto è recidivo, va bene che ha superato i quarant’anni da poco, ma dopo il giubbotto di pelle nera alla Fonzie sfoggiato mesi fa nel salotto di Maria De Filippi, si pensava che la fregola gli fosse passata. Invece no. Lui insiste a sfidare il passare del tempo, a costo di apparire fuori tempo e fuori ruolo. Come un Silvio qualsiasi nella fase discendente della sua parabola politica. Sul web i commenti si sprecano e pure gli sfottò. Un obiettivo però l’ha raggiunto: Renzi è andato a ingrossare il partito degli eccentrici che tra poco rischia di essere più affollato del suo Pd. Lapo Elkann il leader a furor di popolo.

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