Un miliardo

Un miliardo di euro è una gran bella cifra e spenderlo non dev’essere facile. La Basilicata c’è riuscita alla grande nell’ultimo decennio senza ottenere alcun beneficio nella crescita del pil del territorio, tanto è vero che la regione mostra parametri da area depressa non dissimili da quelli della Calabria.

E tutto questo nonostante il succitato miliardo derivato dall’estrazione petrolifera in quello che, silenziosamente, sta diventando il Texas d’Italia. I giacimenti di greggio ci sono, le estrazioni proseguono con regolarità, ma il fiume di denaro non viene reinvestito come volano a favore del territorio, bensì disperso in mille rivoli come ci racconta un’inchiesta del Corriere online. Alcuni cespiti di spesa sono del tutto comprensibili: arredo urbano dei paesi, manutenzione delle aree verdi, rifacimento dei marciapiedi, ampliamento del cimitero. Se una parte del denaro arriva direttamente al popolo non è mai un male. Ed ecco lo sconto benzina per tutti, la copertura del deficit sanitario della regione. È però una lista della spesa dalla quale sono quasi del tutto assenti gli investimenti (solo il 15%) per aumentare i posti di lavoro, vale a dire per favorire una vera crescita economica.

In compenso non mancano le bizzarrie all’italiana, compresi un corposo viaggio in Australia per incontrare gli emigranti lucani e un centinaio di milioni spesi per realizzare un dvd sulla Basilicata vista da Francis Ford Coppola. Ma il top è stato raggiunto dal paese di Viggiano, che si è inventato una tradizione sciistica e ha acquistato una batteria di cannoni sparaneve. Sono del tutto inutilizzati. Non essendo il luogo abbastanza lontano dal mare, la neve si scioglie dopo qualche minuto. Come il miliardo.

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