Fiat richiama 900mila auto
E la Porsche «solo» 60mila

Fiat Chrysler sta richiamando quasi 900 mila vetture in tutto il mondo per problemi ai freni anti-bloccaggio e agli air bag.

L’operazione avverrà in due distinti richiami. Le vetture coinvolte sono precisamente 894 mila tra Jeep, Dodge e Suv Fiat. Proprio per far fronte ai futuri richiami di vetture, il Gruppo ha messo in conto 602 milioni di accantonamenti, che hanno pesato sui risultati del terzo trimestre diffusi un paio di giorni fa. Il primo richiamo riguarda circa 542 mila Dodge Journeys e Fiat Freemont tra il 2012 e il 2015. Il problema sarebbe legato ad un sigillante che permetterebbe all’acqua di danneggiare i freni anti-bloccaggio e i sistemi per il controllo elettronico della stabilità. I veicoli coinvolti si trovano per lo più in Nord America: 275.614 negli Usa, 78.148 in Canada, 36.471 in Messico e i restanti 151.476 fuori dal Nord America.

Il secondo richiamo riguarda 352 mila Jeep Grand Cherokee e Liberty tra il 2003 il 2004, ai quali vanno sostituiti i moduli di controllo dell’air bag e i sensori di impatto. Il Gruppo - secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg - ha fatto sapere che ci sarebbero stati sette feriti legati a questi problemi. Ma il richiamo non riguarda gli airbag prodotti dall’azienda giapponese Takata, oggetto di multipli richiami da parte di numerosi costruttori. I veicoli coinvolti sono 284.089 negli Usa, 13.411 in Canada, 6.277 in Messico e 48.212 fuori dal Nord America.

Ma Fca non è la sola casa automobilistica alle prese con richiami: anche Porsche, la casa di Stoccarda che fa parte del gruppo Volkswagen, ha annunciato il richiamo in officina di 60.000 vetture in tutto il mondo. Si tratta di una delle maggiori operazioni di richiamo operate nella storia di Porsche, ha detto il portavoce, ma non la più grande. I modelli coinvolti sono Macan S e Macan Turbo. Il problema è legato al tubo che trasporta il carburante al motore e che potrebbe non essere a tenuta stagna. Le auto coinvolte in Germania sono 3.641. Secondo il portavoce, il difetto non comporta pericoli diretti: «Gli automobilisti possono continuare a utilizzare le auto - ha detto - ma se dovessero avvertire rumori di carburante, farebbero bene a rivolgersi alla più vicina officina di Porsche».

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