
ecocafe / Valle Seriana
Lunedì 08 Luglio 2013
Musica, storia e teatro
«L'Eco cafè» ad Albino
Spettacoli, concerti, rassegne musicali e performance artistiche. Albino si sta ritagliando uno spazio importante nel panorama culturale «made in Bergamo». Ad Albino ha fatto tappa «L'Eco cafè» che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.
Dal numero delle tazzine di caffè offerte da Mogi Cafè si comprende il successo di «Vall'Alta Medievale»: 1.500 sabato sera e circa 1.800 domenica allo stand multimediale de «L'Eco di Bergamo».
A parte gli eventi istituzionali, la grande ricchezza di Albino è l'humus culturale che emerge dalla sua comunità, rappresentata da associazioni che superano gli stessi confini comunali. Obiettivo: promuovere la condivisione della cultura, in tutte le sue forme. Non mancano eventi di qualità consolidati, che mantengono Albino ai vertici dell'offerta culturale provinciale.
Come la rassegna musicale «Albino Classica», organizzata dall'associazione «Carlo Antonio Marino» (dedicata all'omonimo violinista di origine albinese, che a cavallo fra il '600 e il '700 ebbe fama in tutta Europa). «Sono già 12 anni che è in cartellone – spiega il presidente e fondatore Natale Arnoldi –. Proponiamo grandi maestri, per offrire il meglio della cultura musicale. E facciamo anche ricerca: abbiamo ritrovato nuovi spartiti su Carlo Antonio Marino e nel 2014 allestiremo un grande evento».
Senza dimenticare «Elevazioni Musicali», una serie di concerti a carattere benefico, per ricordare anniversari di grande significato storico e religioso, relativi a importanti personaggi albinesi, congregazioni e gruppi locali e dogmi religiosi. «La musica promuove la storia locale – spiega Gianluigi Carrara, co-fondatore dell'associazione "Carlo Antonio Marino" e organizzatore dell'evento –. L'abbinamento fra musica e personaggi storici permette di far conoscere Albino in tutta la Bergamasca».
La musica sta lanciando tanti giovani artisti, come Roberto Arnoldi (violino), Nicola Carrara (percussioni), Federica Bergamelli (corno). E non dimentichiamo la musica leggera con Michela Cortinovis, ora in tour in Brasile.
Ma cultura è anche teatro, e in questa arte la tradizione albinese è di vecchia data. Merito della Compagnia Teatro stabile dialettale «Città di Albino», che da dieci anni sta rinverdendo i fasti della gloriosa «Filodrammatica albinese», nata nel 1880 per opera di Giovanni Bolognini, e assai fiorente negli anni '30 e '40, quando si chiamava «Compagnia don Cristoforo Rossi». «Vogliamo salvaguardare il nostro dialetto e promuovere le nostre radici culturali – spiega il regista Roberto Moroni –. Un modo per continuare a "essere bergamaschi", anche in un periodo dove la parola-chiave è "globalizzazione"».
Ma altre sono le compagnie teatrali ad Albino. A Comenduno, gli Amici del Teatro; a Fiobbio, la Nuova Virtus, che sposa i valori della vecchia filodrammatica Virtus Fiobbio. E diverse le rassegne di teatro dialettale in calendario durante l'anno: Curì, curì, teater ad Albì, della compagnia Città di Albino; Invito al teatro, dell'oratorio di Fiobbio; e Benvenuto, teatro, una rassegna-concorso di teatro amatoriale inedito, promossa dall'associazione culturale Lo Scoiattolo. «La rassegna – spiega l'organizzatore Fabio Gualandris – è dedicata a Battista e Benvenuto Cuminetti, protagonisti della vita culturale di Albino e di Bergamo; si rivolge a quel teatro fatto dagli amatori che, oltre il lavoro e la famiglia, si ritrovano per recitare e allestire spettacoli, promuovendo cultura nella loro comunità».
Fra i promoter culturali albinesi, uno spazio importante è occupato da Andrea Fassi, fiduciario locale del Coni: «A primavera, ho curato la mostra di Gianni Bergamelli dedicata a Audrey Hepburn con un concerto dell'orchestra "Enea Salmeggia" e di Gianluigi Trovesi. Il prossimo 9 novembre avremo ospite il famoso astronauta Umberto Guidoni e il 29 novembre organizzerò il concerto "Colazione da Tiffany", promosso dal Centro medico Papa Giovanni XXIII di Albino per sostenere l'associazione Admo Federica Albergoni».
Cultura, infine, è rievocazione storica. Attualmente, ai vertici di questa particolare proposta, c'è proprio «Vall'Alta Medievale», con in cabina di regia la parrocchia di Vall'Alta. In primis, il parroco don Daniele Belotti: «È un evento che muove tutta la comunità parrocchiale, oltre 350 persone, tutti disponibili, in varia misura e competenza, a far emergere le proprie tradizioni. Quì, c'è una forte unità di intenti, un orgoglio di comunità, che favorisce anche feste complesse come questa».
E, poi, c'è «Astorica» (Associazione storica Città di Albino), del presidente Angelo Milesi, specializzata in rievocazioni storiche, in particolare di storia romana e medievale. «A Bergamo partecipiamo al Palio di Città Alta e al martirio di Sant'Alessandro – spiega il "gladiatore" Fabio Locatelli –. Ad Alzano, abbiamo rappresentato il gesto di San Martino, che dona il suo mantello al mendicante. E ad Albino abbiamo presentato Albino Gloriae Gladiatorum, con tribuni e centurioni, ma soprattutto gladiatori. Un tocco di storia, per fare cultura».
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