Il Cai festeggia
l'Unità d'Italia

Proseguono le iniziative del Cai di Bergamo per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 14 aprile quando alle 18 la Sala conferenze del Palamonti di Bergamo ospiterà la presentazione del libro «Viva l'Italia» scritto da Carlo Saffioti.

Proseguono le iniziative del Cai di Bergamo per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 14 aprile quando alle 18 la Sala conferenze del Palamonti di Bergamo ospiterà la presentazione del libro «Viva l'Italia» scritto da Carlo Saffioti. Si tratta di un libro carico di storia e, per Saffioti, di storia familiare, perché l'agile volume con copertina che riproduce il Tricolore contiene le testimonianze e i diari di suoi tre antenati: Pietro Volpi (1843-1911), Pietro Oprandi (1898-1924), entrambi di Zogno, e Carlo Giuffrè Grimaldi (1891-1915), calabrese di Reggio.

Storie individuali, che si intrecciano però con la storia dell'Unità d'Italia e, oltre 50 anni dopo, anche della Prima Guerra Mondiale. Pietro Volpi, il 5 maggio 1860, scrive ai genitori di essere prossimo a partire «per la Siciglia, a combattere per la Patria» e poco tempo dopo il direttore della scuola di Pietro scrive a suo padre «nel dubbio che sia tra quelli che abbandonarono la scuola per recarsi in alcuna provincia italiana che combatte per la patria». Parole scritte quando il giovane, di soli 17 anni, era già sbarcato a Marsala, con i Mille di Garibaldi.

La seconda parte di «Viva l'Italia» è dedicata agli antenati di Saffioti, due prozii, che presero parte alla Grande guerra: Pietro Oprandi da Zogno e Carlo Giuffrè Grimaldi, morto nel Carso il 22 ottobre del 1915. Un conflitto durissimo, esteso ed estenuante, e «dagli scritti dei miei avi – dice Saffioti – emerge chiaramente la volontà di impegnarsi e sacrificarsi per il bene della Patria». Il sacrificio per la Patria è idealmente il sacrificio che gli amanti della montagna tributano ai monti salendo sulle loro cime, sacrificio legato alla fatica dell'ascesa e talvolta anche sacrificio tragico, pagato in alcuni casi persino con la propria vita. Un connubio, quello che tra la passione per la montagna e la passione per Unità d'Italia, che diventa così naturale e spontaneo e che il Cai vuole rendere ancora più vivo.

È in quest'ottica che, sempre giovedì 14 aprile al Palamonti, al termine della presentazione del libro di Saffioti, il presidente del Cai Paolo Valoti presenterà le diverse iniziative Cai di Bergamo per il 150° dell'Unità d'Italia tra le quali «150 vette per l'Italia» che domenica 10 luglio vedrà impegnate tutte le sezioni, scuole e commissioni del Cai bergamasco nell'ascesa in contemporanea a 150 vette orobiche: 150 cime da raggiungere «in cordata», 150 anni di Italia unita da riscoprire insieme.

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