Bancarelle e biligòcc - le foto di un tempo
Domenica festa in città per Sant’Antonio

Intorno alla sua festa si sono cementate tradizioni molto care alla gente, come la benedizione di animali e veicoli e la vendita delle castagne affumicate, note come «biligòcc».

Da sempre è invocato come protettore dei lavori nei campi e degli animali e contro le malattie, come l’herpes zoster, popolarmente noto come «fuoco di Sant’Antonio». È invocato per ritrovare oggetti smarriti e un tempo anche dalle ragazze in cerca di marito. Ritorna domenica la festa di Sant’Antonio abate nella chiesa dei Santi Marco e Maria in via Locatelli, con Messe alle 8, 10 (solenne), 11, 17 e 18,30. Alle 16 Rosario meditato. All’esterno della chiesa, dalle 8 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19, benedizione di veicoli e animali.

Il culto di Sant’Antonio abate fu introdotto a Bergamo nel XIV secolo grazie ai frati Antoniani che officiavano l’attuale chiesa di via Locatelli, che allora era inglobata nell’ospedale cittadino. La sua festa è arrivata fino ai nostri giorni. Un tempo si benedicevano i carri agricoli, gli animali e i fertilizzanti. Malgrado il dissolversi della civiltà contadina e la sostituzione dei carri con automobili, moto, bici e gli animali da cortile con quelli di appartamento, la devozione al santo si mantiene molto viva. Le benedizioni vedono lunghe file di fedeli provenienti dalla città, dalla provincia e anche dalla Brianza, ai quali viene consegnata l’immaginetta classica con il santo circondato da animali.

Tra i devoti sono molti i rappresentanti di commercio e gli autisti, che trascorrono ore o giorni sui mezzi di trasporto e chiedono al santo la protezione contro i pericoli della strada. In chiesa i fedeli accendono un cero chiedendo una grazia e, in questi anni di crisi economica, anche un aiuto per trovare un posto di lavoro o la conferma di quello a tempo determinato. Antica la tradizione delle bancarelle, collocate sul piazzale dell’ex tribunale e sul Sentierone. Sempre tanta la gente che si incontra, compra e gira con curiosità fra le bancarelle, dove sono esposti prodotti di ogni genere. Primi fra tutti i «biligòcc», cioè le castagne affumicate che caratterizzano la festa del santo eremita.

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