Slot machine in Bergamasca
In tre mesi spesi 60 milioni

Centodieci milioni di euro, praticamente centoundici. Più o meno la metà del bilancio 2012 della Provincia di Bergamo che si attesta a 208 milioni. Solo che la cifra spesa nel gioco dai bergamaschi non si riferisce a un anno: tre mesi. Secondo le stime dell'agenzia giornalistica sul mercato del gioco Agimeg, tra gennaio e marzo di quest'anno la raccolta dei giochi ha sfiorato nella nostra provincia i 111 milioni di euro, attestandosi per la precisione sui 110,95 milioni.

Bar obiettori in crescita

Di questi, 60 milioni soltanto alle macchinette, le newslot presenti in bar e tabaccherie ma che, stando alle segnalazioni dei nostri lettori, registrano una leggera flessione, vista la valanga di segnalazioni inviate al nostro giornale: i locali pubblici senza slot, da 17 sono già saliti a quota 94, grazie alle 77 segnalazioni arrivate ieri. I sessanta milioni tondi tondi raccolti dalle newslot sono staccati in modo deciso dalle vlt, le videolottery presenti nelle sale dedicate, che nei primi tre mesi del 2013 hanno incamerato 22 milioni di euro. Le preferenze dei bergamaschi, quanto a gioco, vanno poi al gratta&vinci, la cui raccolta è di 15 milioni, seguito dal lotto (sei milioni), dalle scommesse sportive (3,9 milioni), per poi finire con il SuperEnalotto (1,65 milioni), Bingo (1,5 milioni) e, infine, le scommesse ippiche che hanno raccolto 900 mila euro. Cifre che, ipotizzando una spesa costante nell'arco dell'anno, quantificherebbe in un miliardo e 320 milioni di euro la spesa dei bergamaschi nel gioco, in linea con quanto sborsato due anni fa, 1.235.965.483 euro.

Il trend provinciale rispecchia appieno quello della Lombardia, per la quale Agimeg registra questi dati: 3 miliardi di euro è la raccolta del comparto newslot, un miliardo quella delle vlt, il gratta&vinci ha raccolto 570 milioni di euro, il lotto 320, le scommesse sportive 185, il SuperEnalotto 89, il bingo 72 e le scommesse ippiche 40 milioni di euro. Una precisazione importante: dal totale manca la raccolta dei giochi in modalità online, un comparto in continua ascesa, soprattutto tra i più giovani, complice il fatto che giocare online «fa perdere quei freni inibitori che sono presenti nel gioco dal vivo», è stato precisato di recente in un convegno che si è tenuto a Bruxelles.

Ventidue miliardi Quanto al panorama nazionale, la raccolta in questi tre mesi è stata di poco superiore ai 22,8 miliardi di euro contro i 22,7 abbondanti del primo trimestre 2012. Stabile l'ippica, che si attesta sui 230 milioni di incassi, così come le scommesse sportive che superano il miliardo di euro. Segno leggermente negativo per il gratta&vinci (a quota 2,6 miliardi di raccolta) e invece leggermente positivo per Lotto e 10eLotto (con una raccolta di poco inferiore agli 1,6 miliardi). I cali più evidenti si registrano per i giochi numerici (SuperEnalotto, WinForLife) e per gli skill games (dei quali fa parte anche il poker online in modalità torneo) che fanno registrare incassi, rispettivamente, per oltre 400 milioni e quasi 300 milioni di euro. Restando in ambito online, la crescita maggiore è per il poker cash e casinò online che, superando i 4 miliardi di raccolta, mettono a segno un +15% rispetto al primo trimestre dello scorso anno.

Per quanto riguarda il bingo, le stime sono più approssimative, ma indicano un mercato comunque in contrazione di quasi il 12%. Dati anche da confermare per quanto riguarda il settore dell'intrattenimento, ma in generale si prospetta una tenuta delle newslot e un calo per le videolottery. Nel primo trimestre 2012, a fronte di una raccolta simile a quella attuale, la spesa reale (cioè la differenza tra quanto giocato e quanto vinto) degli italiani fu di circa 4,7 miliardi ed è quindi ipotizzabile che la stessa cifra sia stata effettivamente spesa anche nel primo trimestre di quest'anno.

Marta Todeschini

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