Piovono segnalazioni di locali obiettori
«È una questione morale»

Una pioggia di segnalazioni, ben 77 in poche ore, e soprattutto tanta voglia di dire la propria. La casella di posta elettronica [email protected] creata per lanciare il nostro censimento dei locali senza slot machine è stata letteralmente presa d'assalto, ieri. Ci avete inviato nome e indirizzo dei bar noslot, ma molti hanno scritto anche per motivare la propria scelta di non tenere le macchinette (o non tenerle più).

Come Simone e Marisa, gestori del Cafè Mexico di via Paglia, a Bergamo, che hanno «scelto di non aderire all'utilizzo di slot nel locale per principio, essendo a conoscenza della dipendenza che possono causare e anche perché non averle concede la possibilità di vivere il bar con serenità a una clientela più "delicata" come mamme con bambini e famiglie».

Il concetto viene ribadito dai gestori del Bar Willy & Elisa «posizionato fra la scuola materna Olivari e l'ospedale di Romano», che spiegano: «Per motivi esclusivamente morali non abbiamo mai ceduto alle lusinghe degli installatori di queste macchinette mangiasoldi. Consci di saper rinunciare a una grossa entrata economica utile soprattutto per i gestori in questo periodo di recessione economica, abbiamo preferito puntare sulla serenità familiare».

Anche il bar Trex Ristofornocaffè di via Gavazzeni in città è «sprovvisto di slot e spero rimanga così – scrive Evelin –. Io non riesco a capire: si parla tanto di prevenzione e poi lasciano dilagare macchinette mangiasoldi e sale gioco: scusate, ma questo non dà dipendenza come la nicotina o la droga?». C'è anche chi le slot le aveva, ma poi ha deciso di rinunciare. Carmelo Rota è il titolare del bar Libellula di Entratico. «Aperto a ottobre 2011, ho tenuto le slot per un mese poi le ho tolte (anche dopo due spaccate nel giro di pochi giorni, ndr). Non le sopportavo perché rovinavano e continueranno a rovinare le famiglie intere».

Sempre da Entratico Luca Zambetti segnala che «lo Snack bar da me gestito alla stazione di servizio Tamoil ha escluso già da alcuni anni le slot. Il problema, oltre a quello delle ludopatie – precisa – è stato quello dei continui furti». Maria Grazia segnala il bar Cafè Andaluz di Gorle: «Abbiamo tolto le slot – scrive – che aveva la gestione precedente, fin dall'apertura... e non ce ne siamo mai pentiti». Tra i numerosi commenti c'è poi quello spedito dal bar vineria Uvarara di Bolgare, che non ha «mai ceduto alle lusinghe dei gestori che ti offrono di tutto per profitti reciproci – scrivono i gestori –, ma a discapito di persone malate di gioco o che lo potrebbero diventare. Grazie, teniamo duro e facciamoci sentire ogni tanto per non dimenticare il problema». Lo faremo.

Marte Todeschini

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