Ludopatia, c'è la bozza di legge
Via all'iter per l'approvazione

Il gruppo di lavoro del Consiglio regionale lombardo sulla ludopatia ha terminato la stesura della bozza sulla legge contro il gioco d'azzardo. Adesso il provvedimento arriverà in commissione Attività produttive e occupazione e, in seguito, in aula.

Il gruppo di lavoro del Consiglio regionale lombardo sulla ludopatia ha terminato la stesura della bozza sulla legge contro il gioco d'azzardo. Adesso il provvedimento arriverà in commissione Attività produttive e occupazione e, in seguito, in aula.

Il lavoro del gruppo è servito a riunire in un unico documento le varie proposte di legge, arrivate dalla giunta e da diversi gruppi del Consiglio regionale (Pdl, Lega Nord e Fratelli d'Italia). Anche il Pd aveva presentato un suo progetto di legge, nella scorsa legislatura, che riguardava in particolare l'aspetto sociosanitario del problema ludopatia. Tra le misure previste dal documento, approvato dal gruppo di lavoro, c'è l'introduzione di una distanza minima di 500 metri tra le nuove sale slot e alcuni luoghi definiti «sensibili» come scuole e oratori.

Le Asl dovranno dotarsi di una struttura specializzata per la presa in carico dei soggetti patologici e terranno dei corsi di formazione per i gestori dei locali dove sono presenti slot. Ci saranno anche norme e corsi, sul tema della ludopatia, per la formazione degli agenti di Polizia locale. La Regione, poi, introdurrà il marchio «Slot free», che verrà concesso dai Comuni agli esercizi che decideranno di rinunciare alle apparecchiature elettroniche per il gioco d'azzardo. Verranno anche istituite delle «misure premianti», ad esempio con dei punteggi di favore nei bandi per gli incentivi alle attività commerciali, per i locali privi di slot. Infine, la giunta dovrà stabilire le modalità di accesso e le limitazione nelle aree destinate al gioco all'interno degli esercizi. Del gruppo facevano parte tutte le forze politiche presenti al Pirellone.

A condurre i lavori è stato il consigliere della Lega Nord Fabio Rolfi, coadiuvato da: Giulio Gallera (Pdl), Mario Barboni (Pd), Stefano Buffagni (Movimento 5 Stelle), Daniela Maroni (Lista Maroni presidente), Michele Busi (Patto civico Ambrosoli) e Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia). Unico bergamasco del gruppo era il democratico Mario Barboni (Pd), che ha sottolineato: «Sono soddisfatto del lavoro fatto finora, ma c'è ancora della strada da fare per approvare e poi applicare la legge». Uno dei temi più «caldi», secondo il consigliere, sarà «la questione delle distanze dai punti sensibili per potere aprire nuove sale slot, perché un raggio di 500 metri nei piccoli paesi è difficilmente ubicabile». Dunque «su questo, probabilmente, ci saranno prese di posizione da parte di associazioni categoria e produttori macchinette». La sfida del futuro «sarà quella di riuscire a regolamentare il gioco online».

Fabio Florindi

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